La serie animata “Splinter Cell: Deathwatch“, ispirata al celebre videogioco, ha fatto il suo debutto ufficiale al Festival di Annecy, suscitando grande entusiasmo tra i presenti. A quasi un anno dal rilascio del primo teaser trailer, i fan hanno potuto assistere a un’anteprima esclusiva che ha rivelato dettagli interessanti sulla produzione e sulla visione creativa dietro il progetto.
La presentazione al Festival di Annecy
Durante l’evento, la Salle Pierre Lamy ha accolto un pubblico numeroso, ansioso di scoprire di più sulla serie. Sono state mostrate tre clip che hanno messo in luce la prima apparizione del protagonista Sam Fisher, interpretato da Liev Schreiber. Le sequenze presentate sono state descritte come un’epica combinazione di combattimenti e inseguimenti in auto, elementi che promettono di catturare l’attenzione degli spettatori. L’energia e l’intensità delle scene hanno ricevuto un caloroso consenso dalla stampa e dal pubblico, confermando l’aspettativa che circonda il progetto.
Le ispirazioni artistiche della serie
Il regista Guillaume Dousse ha condiviso le sue fonti di ispirazione, rivelando una gamma di influenze che spaziano dal cinema noir ai lavori di registi come Michael Mann e Satoshi Kon. Dousse ha voluto incorporare elementi visivi distintivi, come inquadrature fisse più lunghe, una scelta poco comune nell’animazione. Ha citato la celebre scena di 17 minuti del film “Hunger” di Steve McQueen come un obiettivo stilistico. Questa attenzione ai dettagli visivi si riflette anche nell’importanza della colonna sonora, con riferimenti a produzioni come “Ozark” e “Tokyo Vice” che hanno influenzato la direzione musicale della serie.
La caratterizzazione di Sam Fisher
Un aspetto interessante emerso dalla presentazione è la caratterizzazione di Sam Fisher, il protagonista della serie. Il produttore Hugo Revon ha parlato di come Tom Cruise sia stato un modello per il personaggio, descrivendo un Sam Fisher “invecchiato” in modo più realistico rispetto all’immagine di un eroe d’azione tradizionale. Revon ha sottolineato che, sebbene Fisher non invecchi come il personaggio di Cruise in “Mission: Impossible“, il suo aspetto riflette le esperienze e le sfide della vita, rendendolo più umano e complesso.
Aspettative e futuro della serie
Annunciata nel 2020, “Splinter Cell: Deathwatch” non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma si prevede che il debutto avverrà entro la fine dell’anno. Con l’anticipazione crescente e il feedback positivo ricevuto al Festival di Annecy, i fan del videogioco e gli appassionati di animazione attendono con trepidazione di vedere come la serie riuscirà a tradurre l’intensità e la profondità del materiale originale in un formato animato. La produzione promette di offrire un’esperienza coinvolgente, capace di attrarre sia i nuovi spettatori che i veterani della saga di Splinter Cell.
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