Spike Lee si prepara a tornare al Festival di Cannes con il suo nuovo film, Highest 2 Lowest, che sarà presentato in prima mondiale fuori concorso. Questa notizia ha riacceso i riflettori su un episodio del passato che ha segnato la carriera del regista. Nel 1989, il suo film Fa’ la cosa giusta conquistò il pubblico, ma non ottenne il riconoscimento che meritava, perdendo la Palma d’Oro a favore di Sesso, bugie e videotape di Steven Soderbergh. In un’intervista recente, Lee ha espresso il suo disappunto per quella decisione, attribuendo la colpa all’allora presidente della giuria, Wim Wenders.
Il ricordo di Fa’ la cosa giusta e la sconfitta a Cannes
Fa’ la cosa giusta è considerato uno dei capolavori di Spike Lee, un film che affronta tematiche di razzismo e giustizia sociale in modo audace e innovativo. Quando il film fu presentato al Festival di Cannes nel 1989, molti si aspettavano che potesse vincere il premio più ambito. Tuttavia, la giuria, presieduta da Wim Wenders, decise di premiare Sesso, bugie e videotape, lasciando Lee e i suoi sostenitori delusi. In un’intervista con The Hollywood Reporter, Spike Lee ha rivelato che la sua frustrazione non è solo legata alla sconfitta, ma anche alle parole di Wenders, che definì Mookie, il protagonista del film, come un personaggio non eroico.
Lee ha sottolineato come la giuria fosse già orientata contro il suo film, affermando che Wenders avesse dichiarato che Fa’ la cosa giusta non potesse vincere. Questo commento ha scatenato la sua rabbia e lo ha portato a esprimere il suo disappunto in modo provocatorio, menzionando una mazza da baseball come simbolo della sua frustrazione. La sconfitta di Fa’ la cosa giusta rappresenta un momento cruciale nella carriera di Lee, evidenziando le tensioni e le rivalità che possono sorgere nel mondo del cinema.
Le reazioni di Spike Lee e Wim Wenders
Dopo la sconfitta, Spike Lee non ha esitato a manifestare il suo disappunto, affermando che Wenders avrebbe dovuto stare attento, poiché era pronto a confrontarsi con lui. Lee ha rivelato di possedere una mazza da baseball con il nome di Wenders, un gesto che ha suscitato scalpore e ha messo in luce la sua frustrazione. Nonostante le minacce, Fa’ la cosa giusta non ricevette alcun premio, mentre Sesso, bugie e videotape si aggiudicò la Palma d’Oro e il premio per il miglior attore, conferito a James Spader.
Wim Wenders, dal canto suo, ha sempre negato le accuse di Lee, sostenendo che la decisione della giuria fosse frutto di un consenso collettivo e non di un giudizio personale. In un’intervista, Wenders ha ricordato le parole di Lee, sottolineando che il regista avrebbe dovuto aspettare l’intera giuria, poiché la decisione non era stata solo sua. Ha anche espresso il suo dispiacere per il fatto che Lee avesse preso la questione così sul personale, evidenziando la complessità delle dinamiche all’interno di un festival di cinema.
Il ritorno di Spike Lee a Cannes
Con il suo nuovo film, Highest 2 Lowest, Spike Lee torna a Cannes, un evento che riaccende il dibattito sulla sua carriera e sul significato di riconoscimenti e premi nel mondo del cinema. Nonostante le delusioni passate, Lee continua a essere una figura di spicco nel panorama cinematografico, capace di affrontare tematiche rilevanti e di stimolare discussioni importanti. La sua presenza al festival rappresenta non solo un’opportunità per presentare il suo lavoro, ma anche un modo per riflettere su un passato che, sebbene segnato da tensioni, ha contribuito a definire la sua identità artistica.
Il Festival di Cannes rimane un palcoscenico cruciale per i cineasti di tutto il mondo, e il ritorno di Spike Lee è atteso con grande interesse. La sua capacità di affrontare questioni sociali e culturali attraverso il cinema continua a ispirare e a provocare dibattiti, rendendolo una figura centrale nel panorama cinematografico contemporaneo.
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