Un recente rapporto di Auditel e Ipsos ha messo in luce la necessità di rivedere il target commerciale, con particolare attenzione alla fascia di età 65-74 anni. Presentato a Milano da Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, e Paolo Lugiato, Direttore Generale di Auditel, lo studio rivela come questa categoria di individui, spesso trascurata, possa rivelarsi un segmento di mercato significativo e attivo.
Un nuovo profilo per i 65-74enni
Il rapporto evidenzia che le persone tra i 65 e i 74 anni non sono semplicemente anziani, ma piuttosto “preanziani”, in quanto presentano caratteristiche socio-economiche e comportamentali più simili alla popolazione generale rispetto agli over 75. Questa fascia d’età, infatti, ha una capacità di spesa notevole, con il 10% che appartiene alla classe socio-economica alta e il 15% a quella medio-alta. Gli individui di questa categoria hanno vissuto momenti significativi della tecnologia moderna, come l’arrivo di Facebook, YouTube e degli smartphone, rimanendo attivi sia professionalmente che socialmente.
I dati della ricerca: un’analisi approfondita
Il rapporto si basa su un’ampia indagine che ha coinvolto 20.000 interviste familiari e 14.000 individuali. In Italia, si contano 43,9 milioni di televisori, di cui 23,1 milioni sono Smart TV, con un incremento del 131% negli ultimi cinque anni. Inoltre, 77,7 milioni di dispositivi secondari, come smartphone, PC e tablet, sono stati registrati, con ogni famiglia che possiede in media 4,8 schermi. La penetrazione di Internet è alta, con il 93% delle famiglie collegate, anche se solo il 65% ha accesso a una connessione a banda larga fissa. Questo scenario evidenzia l’importanza di migliorare le infrastrutture per garantire un accesso più uniforme alla rete.
L’iperconnessione dei 65-74enni
Un aspetto sorprendente emerso dal rapporto è l’alto livello di connessione e utilizzo della tecnologia tra i 65-74enni. Le famiglie composte esclusivamente da individui di questa fascia d’età sono cresciute, superando quelle con minori, e il 92% di loro ha accesso a Internet. Inoltre, il 91% possiede uno smartphone e il 54% una TV connessa. Questi dati indicano che il 68% di queste persone naviga quotidianamente, dimostrando una familiarità con il digitale che sfida gli stereotipi comuni.
L’istruzione e l’autonomia digitale
Il livello di istruzione tra i 65-74enni è quasi in linea con quello della popolazione generale, con il 12% di laureati e il 33% di diplomati. Questo contrasta con i dati relativi agli over 75, dove solo il 5% ha una laurea e il 14% un diploma. Le famiglie formate da individui di età compresa tra i 65 e i 74 anni si dimostrano autonome nell’approccio al digitale, possedendo in media 2,9 dispositivi per 1,5 componenti. Solo l’8% di queste famiglie possiede esclusivamente una TV, mentre il 90% ha almeno un dispositivo digitale, segno di un’evoluzione nella fruizione dei contenuti.
La fruizione dei contenuti online
Un’altra scoperta interessante riguarda l’aumento della fruizione di contenuti online tra le fasce più mature della popolazione. Negli ultimi cinque anni, la visione di contenuti in streaming è raddoppiata, passando dal 13% al 26%, mentre quella di contenuti on demand è triplicata, raggiungendo il 14%. Anche se gli over 75 mostrano un incremento più modesto, passando dal 3% all’8%, è evidente che l’interesse per le piattaforme digitali sta crescendo.
L’impatto sulle strategie commerciali
Le piattaforme BVOD, legate alla TV tradizionale, stanno guadagnando popolarità tra il pubblico più adulto. La percentuale di utenti tra i 65-74 anni è quasi triplicata, passando dal 5% al 14%, mentre tra gli over 75 è aumentata dall’1% al 4%. Questo suggerisce che la familiarità con le emittenti tradizionali gioca un ruolo cruciale nell’adozione di nuove modalità di fruizione dei contenuti.
Il rapporto di Auditel rappresenta un’opportunità per il mercato pubblicitario di ampliare il proprio target, con potenziali benefici sia per la Rai che per Mediaset. Un pubblico più adulto, con maggiore disponibilità di tempo, potrebbe rivelarsi un alleato prezioso nella competizione con le piattaforme digitali.
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