In una giornata primaverile caratterizzata da un cielo grigio, l’attrice Rebecca Antonaci si è presentata a Bari per accompagnare la proiezione del film “L’oro del Reno”. Questo lungometraggio segna il debutto alla regia di Lorenzo Pullega, che ha già ottenuto il riconoscimento per la miglior regia al Bif&st 2025, dopo la sua partecipazione all’International Film Festival Rotterdam. La pellicola, prodotta da Piergiorgio Bellocchio e dai Manetti Bros, si distingue per la sua narrazione poetica e originale, esplorando storie ambientate lungo il fiume Reno.
La trama di L’oro del Reno
“L’oro del Reno” racconta le vicende di un regista che, incaricato da un circolo locale, intraprende un viaggio lungo il fiume Reno, dalla sorgente alla foce. Il suo obiettivo è quello di realizzare un documentario che testimoni i racconti passati e presenti delle persone che vivono lungo le sue sponde. La sinossi ufficiale descrive il film come “la storia delle storie che si svolgono intorno a un fiume”, ma il viaggio del protagonista si trasforma gradualmente in un’esperienza onirica, ricca di simbolismo e riflessioni.
Rebecca Antonaci interpreta un ruolo significativo nel film, quello di una giovane sposa che, insieme alla sorellina, cerca il suo sposo tra le macerie di una città alluvionata. Questa narrazione si inserisce in un contesto più ampio di storie che compongono il film, rendendolo un’opera che celebra la tradizione orale italiana, distinguendosi da altre produzioni cinematografiche contemporanee.
L’approccio di Rebecca Antonaci al suo personaggio
Rebecca Antonaci ha condiviso la sua esperienza sul set di “L’oro del Reno”, descrivendo il suo personaggio come “fiabesco” e “quasi patetico”. La giovane attrice ha rivelato di essersi innamorata del progetto fin dal primo incontro con Lorenzo Pullega, esprimendo entusiasmo per il suo ruolo. “Ho voluto concentrarmi su quel momento, seguendo le indicazioni di Lorenzo e vivendolo con intensità”, ha dichiarato. La sua interpretazione si concentra sulla determinazione della giovane sposa, che cerca di raggiungere la chiesa nonostante la devastazione che la circonda.
Antonaci ha anche sottolineato l’importanza del legame con la sorellina nel film, descrivendo il suo personaggio come una figura quasi materna. La mancanza di informazioni sul passato della giovane sposa aggiunge un ulteriore strato di complessità alla sua interpretazione, rendendo il personaggio ancora più intrigante.
L’esperienza di Rebecca Antonaci nel mondo del cinema
Dopo il suo esordio in “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, Rebecca Antonaci ha visto la sua carriera prendere slancio. Il suo ruolo nella pellicola, ambientata nella Roma degli anni Cinquanta, ha segnato una transizione significativa nella sua vita, trasformandola da ragazza a donna. “Questo lavoro ti permette di fare esperienze incredibili, di girare il mondo e di conoscere tantissime persone”, ha affermato. Tuttavia, ha anche riconosciuto le difficoltà di tornare alla vita quotidiana dopo un’esperienza così intensa.
L’attrice ha evidenziato l’importanza di mantenere un equilibrio tra la sua carriera e la vita personale. “Faccio l’attrice e la cantautrice, ma la mia vita quotidiana, le mie amicizie e le mie passioni devono essere protette”, ha spiegato. La pressione mediatica che ha accompagnato il suo successo giovanile ha rappresentato una sfida, ma il supporto della sua famiglia e dei suoi amici l’ha aiutata a rimanere con i piedi per terra.
Dalla Mostra di Venezia al Colorado: un’esperienza frenetica
Rebecca Antonaci ha raccontato la sua esperienza alla Mostra di Venezia, dove ha partecipato alla proiezione di “Finalmente l’alba”. “Siamo stati a Venezia per un brevissimo lasso di tempo, e la mattina successiva alla proiezione siamo partiti prestissimo per andare in Colorado“, ha ricordato. L’attrice ha descritto la frenesia dell’evento, con interviste e preparativi che l’hanno lasciata sopraffatta. Nonostante la rapidità degli eventi, ha trovato l’esperienza emozionante e ha espresso il desiderio di tornare per viverla con maggiore tranquillità.
La musica come espressione artistica
Oltre alla recitazione, Rebecca Antonaci è anche una cantautrice. Ha rivelato di non aver mai pensato di comporre musica per film, ma ha lasciato aperta la possibilità di esplorare nuove strade artistiche. “Sento di voler esplorare altre parti di me”, ha affermato, esprimendo il suo amore per la musica e la sua continua evoluzione artistica. La sua passione per artisti come Elliott Smith e la musica jazz e sperimentale dimostrano la sua versatilità e il desiderio di crescere come artista.
Rebecca Antonaci continua a farsi strada nel panorama cinematografico e musicale, portando con sé storie e personaggi che riflettono la complessità della vita e delle esperienze umane.
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