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Premio Fondazione Mimmo Rotella: premiato a Venezia Oliver Stone

Il regista Oliver Stone è stato premiato al Festival di Venezia 2022 con il Premio Fondazione Mimmo Rotella, arrivato alla sua XXI edizione.

Oliver Stone premiato per “Nuclear”

Premio Fondazione Mimmo Rotella news

In attesa della conclusione della 79° Mostra del Cinema arriva il primo dei premi collaterali della kermesse, ossia il Premio Fondazione Mimmo Rotella giunto alla sua XXI edizione e dedicato alla relazione tra i linguaggi del cinema e dell’arte. Il regista americano, che ha da sempre lavorato su temi forti, dalla guerra in Vietnam all’uso dei media in tempi molto lontani da quelli attuali, ha presentato a Venezia un controverso documentario che vede Il nucleare come unica soluzione ai problemi del cambiamento climatico. Le teorie esposte nel film sono tratte dal libro “A Bright Future: How Some Countries Have Solved Climate Change and the Rest Can Follow” di Joshua S. Goldstein e Staffan A. Qvist.

Mr. Stone è arrivato in laguna mentre il cielo si colorava di rosa al tramonto e ha ricevuto un’opera dell’artista calabrese Mimmo Rotella, uno dei maestri indiscussi del Nouveau Réalisme e della Pop Art. I suoi décollages sono oggetto di culto e spesso presentano foto e pezzi di locandine di attori e/o film famosi.

Negli anni sono stati premiati solo per citarne alcuni Mick Jagger, Donald Sutherland, Mario Martone, Toni Servillo. Giuseppe Capotondi, Julian Schnabel, Willem Dafoe. George Clooney, Michael Caine, Ai Weiwei. Jude Law, Paolo Sorrentino, James Franco. Terry Gilliam, Al Pacino, Johnny Depp. Alexander Sokurov, Berry Levinson, João Botelho. Julie Taymor, Takeshi Kitano, Abel Ferrara. Gianni Amelio, Peter Greenaway, Ascanio Celestini. Gian Alfonso Pacinotti e Olivier Assayas.

Premio Fondazione Mimmo Rotella: le motivazioni

«Per aver aggiunto alla sua già ricca filmografia un altro tassello dell’intenso connubio tra ricerca artistica e osservazione della realtà. Un lavoro dai risvolti mai usuali, alimentato dal desiderio di osare e di sperimentare sempre nuove frontiere che l’accomuna ai grandi Maestri delle arti figurative. Del resto, in tempi come questi in cui la crisi energetica ci attanaglia, ci vuole senz’altro coraggio per girare un film che, come i suoi precedenti, farà discutere. Come detto da lui stesso: «È stato un film difficile. Ho impiegato due anni, ma era importante girarlo. Ci sono ancora errori, che correggeremo. Quelli che so benissimo fin d’ora gli antinucleare useranno contro di noi. Nel film mostro uno scienziato co-fondatore di Greenpeace dire: “Abbiamo fatto tante cose giuste. Ma a proposito del nucleare abbiamo sbagliato”. Una dichiarazione importante per un film importante che si spera arrivi presto nelle sale cinematografiche italiane.

Ivana Faranda

10/09/2022

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