Il film “Per amore di una donna”, diretto da Guido Chiesa e co-sceneggiato da Nicoletta Micheli, è attualmente nelle sale cinematografiche. Questa pellicola rappresenta un adattamento del romanzo di Meir Shalev, ambientato nella Palestina sotto il protettorato britannico negli anni Trenta. La storia segue le vicende di un uomo cresciuto da tre padri, una scelta della madre che ha segnato profondamente la sua vita. L’opera cinematografica si distingue per la sua narrazione, che offre un doppio punto di vista femminile, arricchendo il racconto originale e portando alla luce nuove sfumature.
La trama di “Per amore di una donna”
La storia si svolge in un contesto storico complesso, dove Yehudit, interpretata da Ana Ularu, arriva in una comunità di ebrei in fuga dalle persecuzioni europee. La donna porta con sé un segreto e si ritrova al centro dell’attenzione di tre uomini: Moshe, un vedovo, Globerman, un affarista, e Yaakov, un filosofo sognatore. Ognuno di loro si innamora di lei, ma Yehudit ha motivi validi per non legarsi a nessuno. Quarant’anni dopo, Esther, interpretata da Mili Avital, cerca di ricostruire il legame con Yehudit, accompagnata dal figlio di quest’ultima, Zayde, interpretato da Ori Pfeiffer. La narrazione si sviluppa attraverso il confronto tra generazioni e le ricerche di identità personale.
L’adattamento del romanzo e le scelte narrative
Nicoletta Micheli, che ha collaborato con Guido Chiesa in precedenti progetti, ha spiegato le motivazioni dietro le scelte di adattamento. La sceneggiatrice ha sottolineato come il romanzo di Shalev contenesse un nucleo potente, ma mancasse di un aspetto progressivo che potesse portare a una conclusione esistenziale soddisfacente. “La storia si chiudeva su un fallimento del protagonista, il figlio dei tre padri. Abbiamo quindi deciso di trasformare un personaggio secondario in una figura centrale, una donna che, tornata adulta, cerca le sue origini e la sua identità”, ha dichiarato Micheli. Questa scelta ha permesso di dare nuova vita alla trama, rendendola più attuale e significativa.
Il contesto storico e le riflessioni attuali
Il film è stato realizzato prima degli eventi drammatici che hanno colpito la regione, ma le sue tematiche risuonano fortemente nel contesto attuale. “Il film è stato completato il 7 ottobre, e il tempismo non è stato fortunato, né per la storia della terra né per il nostro film”, ha osservato Micheli. Tuttavia, la pellicola mette in luce la bellezza e il desiderio di costruire una società egualitaria, in contrapposizione alle fragilità e alle meschinità dei personaggi maschili. La sceneggiatrice ha evidenziato come, nonostante le difficoltà, ci sia una spinta al cambiamento che rimane attuale e significativa.
Un messaggio di speranza
“Per amore di una donna” si distingue per il suo approccio ottimista, lontano da narrazioni ciniche o nichiliste. Micheli ha affermato: “Non abbiamo mai accettato di fare film che allontanano dalla vita. Vogliamo mantenere uno sguardo di speranza, sempre prevedendo la possibilità di un cambiamento positivo”. Questo desiderio di trasmettere un messaggio di speranza si riflette nella narrazione e nei personaggi, rendendo il film non solo un’opera cinematografica, ma anche un invito alla riflessione sulle complessità delle relazioni umane e sull’identità femminile.
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