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Paul Haggis: confermati gli arresti domiciliari

Il giudice italiano Vilma Gilli ha deciso che Paul Haggis debba rimanere agli arresti domiciliari per le accuse mosse da una donna inglese di ripetute aggressioni sessuali e lesioni personali aggravate.

Paul Haggis rimane agli arresti domiciliari

Paul Haggis arresti

Ieri, il giudice Vilma Gilli ha preso la sua decisione dopo che Paul Haggis, nel corso di un’udienza preliminare, ha risposto alle domande nel tribunale di Brindisi. Haggis ha dichiarato che i suoi rapporti sessuali con la donna inglese che l’ha denunciato sono stati consensuali. Il giudice tuttavia ha stabilito che il regista debba rimanere in albergo nella vicina Ostuni, dove è in custodia da domenica.

In una dichiarazione a Variety, l’avvocato italiano di Haggis, Michele Laforgia, ha affermato che il giudice “ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari, [considerando che] in attesa dell’udienza della presunta vittima, vi sia il rischio di manomissione delle prove dell’unica fonte di prova”. La fonte delle prove è la presunta vittima stessa.

Laforgia ha ribadito che Haggis nega le accuse e confida “che la completa verità dei fatti sarà presto ristabilita e la sua libertà restituita”.

Probabilmente, la prossima settimana, si svolgerà un’udienza preliminare per le prove speciali, nel corso della quale ci sarà un esame incrociato tra Haggis e la presunta vittima, che si ritiene sia ancora in Italia, e i rispettivi avvocati. Il giudice deciderà quindi se il caso andrà in giudizio.

Le parole dell’avvocato Laforgia

Laforgia ha rilasciato la seguente dichiarazione a Variety “Haggis ha fatto una lunga deposizione scritta e poi ha risposto a tutte le domande ricostruendo giorno per giorno – e in alcuni casi ora per ora – ciò che è accaduto durante i tre giorni nei quali è stato in compagnia di questa donna ad Ostuni”.

Haggis ha presentato alla corte durante l’udienza dichiarazioni scritte in inglese che sono state poi tradotte durante l’udienza.

“I rapporti che ha avuto con questa donna sono totalmente consensuali”, ha affermato Laforgia. Ha proseguito osservando che “contrariamente a quanto si presume sia presente nelle accuse [contro Haggis] non vi sono ferite né segni di violenza” nel referto medico emesso dall’ospedale di Brindisi dove domenica è stata portata la presunta vittima.

L’avvocato ha inoltre precisato che “il sig. Haggis ha dichiarato la sua volontà di rimanere in Italia fino a quando non sarà definitivamente provata la sua totale innocenza”.

La vittima e gli incontri con Haggis

La presunta vittima che ha sporto denuncia è una donna inglese molto più giovane del regista 69enne. Lei e Haggis si sono incontrati alla fine di aprile al Monte-Carlo Comedy Film Festival, dove Haggis presiedeva la giuria.

Hanno poi parlato tramite Instagram e sms, e la presunta vittima è arrivata tramite una compagnia aerea low cost domenica 12 giugno ad Ostuni, dove il regista avrebbe dovuto tenere diverse masterclass al nascente Allora Fest film festival di cui era uno degli organizzatori.

Nel corso dei giorni successivi, Haggis avrebbe “costretto la giovane donna, da lui conosciuta da tempo, a sottomettersi a rapporti sessuali”, secondo una dichiarazione scritta rilasciata. dal pubblico ministero Antonio Negro domenica (19 giugno), che ha annunciato che Haggis era stato arrestato.

Haggis, premiato con l’Oscar per “Crash” (Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Film), non è nuovo a queste accuse; il regista è infatti stato citato in giudizio nel 2018 dalla pubblicista Haleigh Breest, che ha affermato di aver subito violenza sessuale dopo una prima nel 2013. Poi altre tre donne hanno mosso le proprie accuse di cattiva condotta sessuale contro Haggis, che ha negato con veemenza le affermazioni. Il processo è ancora pendente a causa dei ritardi dovuti al COVID.

Fonte Variety

Roberta Rosella

26/06/2022

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