La serie The Young Pope, creata da Paolo Sorrentino e trasmessa su HBO e Sky in Italia, ha suscitato un notevole interesse dal suo debutto nel 2016. La storia ruota attorno a Lenny Belardo, noto come Pio XIII, il primo Papa statunitense della storia, interpretato da Jude Law. Con una narrazione audace e provocatoria, Sorrentino esplora tematiche di potere, fede e identità, offrendo uno sguardo unico sul mondo vaticano.
Il personaggio di Pio XIII: un Papa irriverente
Lenny Belardo, il protagonista della serie, è un Papa che si distacca dalle tradizioni. Con i suoi 43 anni, rappresenta una figura giovane e controversa, che sfida le convenzioni ecclesiastiche. La sua personalità è caratterizzata da un’irriverenza che lo porta a infrangere le regole, come dimostrato dal suo vizio del fumo. La sua educazione, influenzata da una suora, interpretata da Diane Keaton, aggiunge ulteriori sfumature al suo personaggio. La suora, in una scena memorabile, indossa una t-shirt con la scritta: «I’m virgin, but this is a very old shirt», sottolineando il contrasto tra la sua vita religiosa e la modernità.
Il Papa di Sorrentino non è solo un leader spirituale, ma anche un uomo complesso, con una visione personale della fede. La sua opposizione a temi come l’aborto e l’omosessualità riflette una posizione conservatrice, che si scontra con le idee più progressiste di Papa Francesco. Questo aspetto del personaggio invita a riflettere su come la Chiesa possa evolversi e rispondere alle sfide contemporanee.
I giochi di potere in Vaticano
Un altro elemento centrale della serie è il gioco di potere all’interno del Vaticano, rappresentato dalla figura del Cardinal Voiello, interpretato da Silvio Orlando. Voiello, con i suoi tre cellulari, incarna l’astuzia e la manipolazione che caratterizzano le dinamiche ecclesiastiche. La sua fede in Maradona aggiunge un tocco di umanità e ironia al suo personaggio, rendendolo più vicino agli spettatori.
Le interazioni tra Pio XIII e Voiello mettono in luce le tensioni tra il potere spirituale e quello temporale. La serie non esita a mostrare come le ambizioni personali possano influenzare le decisioni all’interno della Chiesa, creando un ambiente di conflitto e rivalità. Questo aspetto rende The Young Pope non solo una narrazione sulla fede, ma anche un dramma politico avvincente.
Il discorso di insediamento: un manifesto di intenti
Il discorso di insediamento di Pio XIII, interpretato da Jude Law, è uno dei momenti più significativi della serie. Con parole forti e provocatorie, il Papa afferma: «Che cosa abbiamo dimenticato? Dio! E siete voi che l’avete dimenticato. Ma io non vi aiuterò. Io non sarò più vicino a voi di quanto non lo sia a Dio». Questa dichiarazione non solo stabilisce il tono della sua leadership, ma invita anche i fedeli a riflettere sulla loro relazione con Dio.
La scelta di abbandonare la loggia vaticana senza impartire la benedizione rappresenta un gesto di sfida e di distacco. Pio XIII si pone come un servitore di Dio, piuttosto che come un semplice leader religioso, sottolineando la sua intenzione di riformare la Chiesa. Le sue parole, «Io voglio solo grandi storie d’amore. Io voglio dei fanatici di Dio. Perché il fanatismo è amore», evidenziano la sua visione radicale e la sua ricerca di una fede autentica.
La serie di Sorrentino, attraverso il personaggio di Pio XIII, offre uno sguardo provocatorio e critico sulla Chiesa cattolica, invitando gli spettatori a interrogarsi sulla propria spiritualità e sul futuro della fede. Con una narrazione ricca di simbolismi e colpi di scena, The Young Pope si conferma come un’opera di grande impatto culturale e sociale.
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