La puntata del 2 luglio di “Chi l’ha visto?”, condotta da Federica Sciarelli su Rai 3, ha messo in luce alcuni dei casi di cronaca nera più complessi e inquietanti. La trasmissione ha affrontato storie di scomparsa e omicidi, riportando alla ribalta vicende che continuano a suscitare interrogativi e a richiedere risposte. Tra i temi principali, il caso di Liliana Resinovich, il duplice omicidio di Villa Pamphili e il noto delitto di Garlasco.
Il caso di Liliana Resinovich: nuove prospettive
Uno dei momenti più toccanti della puntata è stato dedicato alla scomparsa di Liliana Resinovich. Il fratello Sergio ha fornito un aggiornamento sull’inchiesta, rivelando che la nuova autopsia ha messo in discussione l’ipotesi del suicidio, suggerendo che Liliana potrebbe non essersi tolta la vita. Questo sviluppo ha riacceso l’attenzione su un caso che ha colpito profondamente l’opinione pubblica.
In diretta, Sebastiano Visintin, marito di Liliana, ha espresso il suo sgomento per le accuse che lo vedono coinvolto come indagato. Visintin ha negato qualsiasi responsabilità e ha descritto Liliana come la donna che ha conosciuto e amato per oltre trent’anni, sottolineando di non avere idea di cosa possa essere accaduto. Le sue parole hanno rivelato un profondo dolore e confusione, mentre il caso continua a svilupparsi con nuove informazioni.
L’omicidio di Villa Pamphili: l’estradizione di Francis Kaufmann
La trasmissione ha anche trattato il brutale duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili, a Roma, dove madre e figlia sono state trovate senza vita. Francis Kaufmann, accusato dell’omicidio, ha affrontato un’udienza di estradizione in Grecia, cercando di giustificare la sua fuga con una narrazione che ha sollevato scetticismo tra i giudici. Kaufmann ha affermato di essere stato aggredito da uomini che non erano poliziotti, ma mafiosi, una versione che non ha convinto la corte.
I giudici hanno respinto le sue dichiarazioni e hanno autorizzato l’estradizione, prevista tra il 12 e il 21 luglio. Questo sviluppo potrebbe portare a ulteriori chiarimenti su un caso che ha scosso la comunità e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e la giustizia.
La scomparsa di Loredana e dei suoi figli a Livorno
Un altro caso trattato nella puntata è quello di Loredana, una donna rumena residente a Livorno, scomparsa insieme ai suoi due figli. La famiglia avrebbe dovuto trascorrere un pomeriggio al Luna Park, ma da quel momento non si hanno più notizie di loro. Il padre del figlio maggiore, un bambino di nove anni, ha lanciato un appello disperato per il loro ritrovamento.
La situazione è ulteriormente complicata dai dettagli inquietanti: prima della scomparsa, Loredana ha venduto tutti i suoi beni e l’ultima traccia del suo cellulare è stata localizzata a Torino, dove si era recata per chiedere un prestito a degli amici. Tuttavia, il prestito non è mai arrivato. Durante una telefonata con il padre in Romania, Loredana ha espresso pensieri cupi, alimentando le preoccupazioni sulla sua sorte e su quella dei suoi bambini.
Il caso Garlasco: nuove indagini e polemiche
Infine, la trasmissione ha affrontato il caso di Chiara Poggi, assassinata a Garlasco, un delitto che ha segnato la cronaca italiana negli ultimi vent’anni. Nonostante la condanna definitiva di Alberto Stasi, il caso continua a sollevare interrogativi e nuove piste. In studio, l’avvocato De Renzis, difensore di Stasi, ha discusso delle recenti scoperte, mentre l’avvocato Lovati, che rappresenta Andrea Sempio, ha contestato l’assenza di prove concrete contro il suo assistito.
La controversia si è concentrata sull’impronta 33 e su una bottiglietta di Estathè, con Lovati che ha dichiarato di non aver trovato il DNA di Sempio in nessuna parte della scena del crimine. De Renzis ha invitato alla cautela, sottolineando che i Ris di Roma sostengono che l’impronta appartenga a Sempio. La discussione ha evidenziato le tensioni tra le diverse parti coinvolte e ha messo in luce la complessità del caso, che continua a generare dibattiti accesi.
La puntata di “Chi l’ha visto?” ha quindi offerto uno spaccato di storie drammatiche e irrisolte, mantenendo viva l’attenzione su questioni di giustizia e verità che coinvolgono la società italiana.
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