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“Nomadland” vince anche al PGA Award. Sempre più vicino all’oscar?

il film “Nomadland” ha vinto il premio per la migliore fotografia durante una cerimonia virtuale dei PGA (Producers Guild of America Awards). Una vittoria che preannuncia l’Oscar.

“Nomadlad”: la trama

Frances McDormand Nomadland

Diretto da Chloé Zhang, “Nomadland” ha come protagonista Fern, interpretata da Frances Mcdormand, una donna che si ritrova senza nulla e che comincia a vivere da nomade. Alla fine trova una comunità e un senso di famiglia tra i suoi compagni di viaggio. Il film mette in evidenza le enormi crepe sia nel sistema lavoro che nell’assistenza agli anziani della società americana. Fern è appunto è un esempio. La vediamo trascorrere lunghe ore nei campi o nei magazzini di Amazon.

La produzione vede numerosi interassati tra cui la stessa attrice protagonista Frances Mcdomrnad e la regista Chloé Zhang. Gli altri sono Mollye Asher, Dan Janvey e Peter Spears.

Le reazioni al premio

Nomadland

Ricevuto il premio Darryl F. Zanuck durante la cerimonia Peter Spears ha detto in video “in un anno in cui abbiamo vissuto vite così isolate, ci sentiamo orgogliosi di aver realizzato un film sulla comunità e ciò che ci collega. Onora l’intera produzione di “Nomadland” questo premio,  compresa la comunità di nomadi che ci ha insegnato il potere di resilienza, speranza e gentilezza. Quindi, grazie PGA, per questo premio. Grazie per la vostra attenzione. C’è una battuta nel film che dice “Ciò che si ricorda vive”. E parlo a nome dei miei colleghi quando dico che ricorderemo sempre di tutto questo.”

Nello show della PGA è apparso anche Swankie, un membro della comunità nomade presente nel film, che ha detto: “Se un anno fa, mi avessero chiesto cos’era la PGA  avrei detto che era una società di golf”, e ha poi parlato dell’esperienza sul set e del rapporto con Zhao e Mcdormand, “Abbiamo trovato un terreno comune e fiducia l’uno nell’altro. E’ stato un viaggio speciale. Abbiamo condiviso risate, le lacrime, il potere della comunità, l’amore e la compassione.

La profezia del PGA

Da quando è nata, 31 anni fa, la PGA è riuscita quasi sempre (21 volte) a prevedere il vincitore dell’Oscar per la miglior fotografia. L’anno scorso però c’è stata un’eccezione. Infatti, il film “1917” che ha vinto alla PGA, ha poi perso contro “Parasite” agli Oscar. Quest’anno quindi sarà molto interessante vedere se la profezia del Producers Guild of America Awards funzioni ancora.

Francesca Reale

25/03/2021

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