Il remake dal vivo di “Dragon Trainer“, in uscita nelle sale italiane il 13 giugno, ha già suscitato un ampio dibattito tra i fan del film animato originale. Nico Parker, che interpreta il ruolo di Astrid, ha affrontato le polemiche riguardanti il suo casting, in particolare le critiche relative alla sua etnia e all’aspetto fisico rispetto alla versione animata. L’attrice ha condiviso le sue riflessioni sul tema dell’inclusività e sul significato di rappresentazione nel cinema contemporaneo.
Il remake di Dragon Trainer: un nuovo inizio per un classico
Il film “Dragon Trainer“, prodotto da DreamWorks, ha conquistato il pubblico sin dalla sua prima uscita nel 2010, grazie alla sua storia avvincente e ai personaggi indimenticabili. Il remake dal vivo, diretto da Dean DeBlois, co-regista dell’originale, promette di portare una nuova vita a questo amato racconto. La storia ruota attorno a Hiccup, un giovane vichingo, e al suo legame con Sdentato, un drago che sfida le convenzioni del loro mondo. In questo nuovo adattamento, Hiccup è interpretato da Mason Thames, mentre Nico Parker assume il ruolo di Astrid, una giovane guerriera che evolve nel corso della narrazione.
Il casting di Nico Parker ha sollevato alcune perplessità, poiché l’attrice non corrisponde all’immagine di Astrid nel film animato, che era bionda e con occhi azzurri. Tuttavia, il regista ha scelto di mantenere una visione più inclusiva, riflettendo la diversità della società moderna. Questo approccio ha generato sia apprezzamenti che critiche, con alcuni fan che si sono detti delusi dalla scelta, mentre altri hanno accolto favorevolmente la rappresentazione di personaggi più variegati.
Le parole di Nico Parker: un messaggio di inclusività
Nico Parker ha recentemente rilasciato un’intervista al Times, dove ha affrontato le critiche ricevute riguardo al suo aspetto fisico e alla rappresentazione di Astrid. L’attrice ha dichiarato di comprendere il desiderio di alcuni fan di vedere una riproduzione fedele del cartoon, ma ha anche sottolineato che la diversità è una parte fondamentale del cinema contemporaneo. Parker ha affermato: “Ci sono persone che amano davvero i film animati e vogliono sul serio vedere una riproduzione fedele di quei film. Spero che possano guardarlo e trovare comunque qualcosa da amare”.
Inoltre, ha chiarito che non intende preoccuparsi delle opinioni di chi critica l’inclusività nel cinema. “Per le persone che semplicemente odiano l’inclusività e il cambiamento, quando parliamo di quello, semplicemente non me ne importa nulla”, ha detto. Parker ha espresso la sua convinzione che il cinema stia cambiando e che ci sia ancora molto da fare per garantire una rappresentazione equa delle donne e delle minoranze. La giovane attrice ha dimostrato un forte impegno verso il cambiamento, desiderando contribuire a una maggiore inclusività nel settore.
L’importanza della diversità nel cinema
La discussione sul casting di Nico Parker in “Dragon Trainer” non è solo una questione di aspetto fisico, ma tocca temi più ampi riguardanti la rappresentazione e l’inclusività nel cinema. Negli ultimi anni, Hollywood ha fatto progressi significativi nel rappresentare una gamma più ampia di storie e personaggi, ma ci sono ancora sfide da affrontare. La scelta di attori di diverse etnie e background culturali è fondamentale per riflettere la realtà della società moderna.
Nico Parker, figlia del regista Ol Parker e dell’attrice Thandiwe Newton, rappresenta un esempio di come la nuova generazione di attori stia contribuendo a questo cambiamento. La sua presenza nel remake di “Dragon Trainer” è un passo verso una maggiore diversità nel cinema, dimostrando che le storie possono essere raccontate da molteplici prospettive. La giovane attrice ha espresso la sua speranza che il pubblico possa apprezzare il film per ciò che è, piuttosto che rimanere bloccato su aspettative obsolete.
In un’epoca in cui il dibattito sull’inclusività è più attuale che mai, il remake di “Dragon Trainer” si propone di affrontare queste tematiche con sensibilità e rispetto, offrendo una nuova visione di un classico amato. La storia di Hiccup e Astrid, arricchita dalla diversità dei suoi personaggi, promette di intrattenere e ispirare le nuove generazioni di spettatori.
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