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Marilyn Monroe, Judy Garland e Jimi Hendrix: cosa hanno in comune?

Le morti di Marilyn Monroe, Judy Garland e Jimi Hendrix hanno tutte una tragica causa comune.

Marilyn Monroe e le più grandi celebrità di tutti i tempi

Marilyn Monroe, Judy Garland e Jimi Hendrix

Marilyn Monroe, Judy Garland e Jimi Hendrix erano tra le più amate celebrità degli anni ’50 e ’60. Tutti e 3 sono state vittime del devastante vortice della droga, che spesso travolge le grandi star. Ma i 3 artisti hanno una specifica causa della morte in comune. Scomparsi in meno di un decennio e ancora all’apice del successo, la Monroe, la Garland e Hendrix sono morti dopo l’assunzione di un’alta dose di barbiturici.

Marilyn Monroe è stata trovata morta nella sua casa di Los Angeles nel 1962. Dopo un’infanzia difficile, Norma Jean Mortenson, nome d’arte Marilyn Monroe, è stata principalmente cresciuta da genitori adottivi e ha trascorso gran parte dei suoi primi anni in orfanotrofio. A salvarla la carriera di modella e, successivamente d’attrice, che l’ha portata a diventare in breve tempo un’icona di bellezza e talento. Nonostante il successo e la fama mondiale, la Monroe fu vittima di una profonde depressione, legata anche alle polemiche riguardo la sua relazione con i fratelli Kennedy e con, all’epoca, il Presidente degli Stati Uniti, J.F. Kennedy.

Evitando rapporti con amici e parenti, visse gli ultimi giorni della sua vita chiusa in casa senza vedere nessuno. Il 5 agosto 1962, la cameriera la trovò morta nella sua villa in California. L’autopsia rivelò che Marilyn Monroe aveva ingerito una quantità fatale di barbiturici. Il caso fu archiviato come un suicidio. La morte della Monroe fu al centro di teorie del complotto secondo cui si trattasse di omicidio e l’assassino della star fosse uno dei Kennedy.  La cameriera della Monroe affermò che Robert Kennedy era a casa di Marilyn Monroe la notte della sua morte, ma sia queste dichiarazioni che altri dettagli sulla vicenda furono smentite e mai confermate.

Un’infanzia rubata

Marilyn Monroe, Judy Garland e Jimi Hendrix

Judy Garland ha lottato contro l’uso di droghe fin dalla giovane età. Anche la sua infanzia è stata caratterizzata da una serie di difficoltà e problemi. Nota per il suo ruolo di Dorothy in “Il mago di Oz”, è cresciuta sotto i riflettori senza mai desiderarlo, quasi costretta alla carriera d’attrice. Dopo aver perso suo padre al quale era molto legata, la Garland inizio a ritrovarsi su set cinematografici e teatrali senza potersi opporre al volere della madre che voleva trasformare la piccola Judy in una celebrità.

Ray Bolger, che ha recitato al fianco della Garland in “Il mago di Oz”, una volta si riferì a lei come a “una bambina che non ha mai avuto un’infanzia”. Secondo il Los Angeles Times, la Garland ha tentato il suicidio quando aveva 28 anni. Sposata cinque volte, il 22 giugno 1969 suo marito la trovò senza vita nella sua casa e anche per questa tragica fine si parò di suicidio a causa di un’overdose accidentale di barbiturici.

Icona della musica e del rock

Marilyn Monroe, Judy Garland e Jimi Hendrix

Jimi Hendrix, vissuto a malapena abbastanza per vedere la propria fama crescere a dismisura, è ancora considerato, molti decenni dopo, uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi. Il chitarrista ha passato quattro anni sotto i riflettori prima di morire, ma è riuscito comunque a conquistare e a rimanere nel cuore di migliaia di persone, diventando un’artista intramontabile. Hendrix ha trascorso del tempo nell’esercito prima di dedicarsi alla musica, e parte della sua popolarità è legata alla sua abilità nel suonare la chitarra.

La vita da musicista di successo lo ha però anche introdotto al mondo della droga. Il 18 settembre 1970, Hendrix fu trovato dalla sua ragazza privo di sensi. Quando la giovane chiamò l’ambulanza Hendrix fu dichiarato morto. L’autopsia rivelò una dose letale di barbiturici nel suo organismo. La ragazza di Hendrix confermò in seguito che l’artista aveva preso nove sonniferi prima di morire.

Giorgia Terranova

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