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Lucio Presta e il Distacco da Amadeus: “E’ stato consigliato male, soprattutto in casa”

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Lucio Presta, figura di riferimento nel mondo del Festival di Sanremo e ex manager di Amadeus, ha raccontato in un’intervista a Rai Radio 2, condotta da Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini, alcuni momenti cruciali della sua carriera. Durante il servizio trasmesso nel corso di “Maschio Selvaggio”, il dirigente ha illustrato il percorso che lo ha portato a separarsi da Amadeus e a fare delle scelte strategiche in vista del Festival. Le sue parole offrono spunti interessanti sulla gestione dei grandi eventi televisivi in Italia, evidenziando la complessità delle dinamiche interne e l’importanza del lavoro di squadra. Le dichiarazioni riportate, che includono riflessioni sull’impatto della collaborazione familiare e professionale, hanno attirato l’attenzione di un pubblico vasto, interessato non solo alla dimensione artistica ma anche all’apparato organizzativo che sta dietro uno degli eventi mediatici più seguiti del paese.

Lucio Presta e il Distacco da Amadeus: "E' stato consigliato male, soprattutto in casa"

Il distacco da Amadeus e la preparazione del festival

Nel corso dell’intervista, Presta ha narrato in maniera dettagliata come, a dicembre 2023, si sia verificato un passaggio determinante nel rapporto lavorativo con Amadeus. Secondo le sue stesse parole, “A dicembre 2023 le strade mie e di Amadeus si sono separate perché lui ha deciso di andare altrove. Dopo quella decisione mi sembrava assurdo andare lì a Sanremo, infatti non ci sono andato. Diciamo che il Festival era già pronto, perché a Dicembre è tutto pronto e noi lo avevamo preparato insieme”. Queste dichiarazioni mettono in luce come, in un contesto di grandi decisioni organizzative, il distacco potesse essere inevitabile. Presta ha evidenziato che, pur essendo stato strappato a una collaborazione longeva e consolidata, la scelta di non partecipare al Festival in quella specifica edizione rappresentava una mossa coerente con la sua visione professionale. La preparazione del Festival, infatti, era giunta a un punto di compimento in cui ogni dettaglio era frutto di un lungo lavoro condiviso, ma nel contempo la separazione segna l’inizio di un nuovo percorso per tutti i protagonisti coinvolti. Il manager ha spiegato come la decisione di Amadeus di intraprendere una strada diversa abbia spinto entrambe le parti a riconsiderare le strategie di lavoro e a riconfigurare il loro approccio alla realizzazione di un evento di tale portata. Il racconto di Presta sottolinea la delicatezza del momento, in cui il fattore umano e il senso di responsabilità verso il successo del Festival hanno giocato un ruolo centrale, dimostrando che il cambiamento, seppur doloroso, può essere il preludio a scenari nuovi e stimolanti nel panorama degli eventi televisivi italiani.

La visione sulla collaborazione e i cambiamenti al festival

In un secondo momento della conversazione, il manager ha offerto una riflessione più ampia sul valore della collaborazione e sulle dinamiche che regolano il successo nei grandi progetti. “Quando arrivi ad una certa consapevolezza – ha proseguito – pensi di non aver bisogno più di nessuno. E poi se sei mal consigliato, soprattutto in casa e in famiglia, rischi di non vedere bene le cose che vedevi prima. Pensi di poter camminare da solo. La vita, invece, ci insegna che le cose si fanno insieme e mai da soli. I grandi successi arrivano insieme e non da soli”, ha affermato Presta, offrendo così una lezione preziosa sul valore della sinergia nel lavoro. Il manager ha poi commentato una recente dichiarazione di Simone Cristicchi, precisando: “È vero che Cristicchi aveva già presentato questa canzone ad Amadeus, ma in questo non ci trovo nulla di sbagliato o scandaloso. Magari quella canzone non rispecchiava il tipo di percorso che voleva fare il conduttore. La sua canzone è sicuramente bella, forse mi piacerebbe vederlo non solo su tematiche sociali. Nel 2021 abbiamo fatto una operazione straordinaria, cioè scegliere una serie di artisti non conosciuti dal grande pubblico di Rai1, perché in quel periodo, a causa delle restrizioni per il Covid, i giovani erano a casa e non potevano fare altrimenti. Quello è stato un grande cambio di passo”. Queste parole evidenziano il pensiero di un dirigente che attribuisce un valore imprescindibile al lavoro di squadra e all’innovazione anche in tempi difficili. Presta lascia intendere che il successo di eventi così importanti non può essere appannaggio di un singolo individuo, ma nasce dal contributo collettivo e dalla capacità di adattarsi alle circostanze mutevoli. L’intervento del manager si configura dunque come una testimonianza del delicato equilibrio tra indipendenza e cooperazione, offrendo spunti di riflessione su come i grandi progetti possano trarre vantaggio da un approccio collettivo, in cui ogni contributo, pur essendo differente, si fonde in una visione comune. Il discorso di Presta si fa così portavoce di un modo di intendere la leadership che abbraccia il cambiamento e valorizza la collaborazione, elementi che hanno da sempre contraddistinto il Festival di Sanremo e il suo impatto nella cultura italiana.

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Lori Menea

Lori Menea

Sono Lori Menea, attrice amatoriale e laureata presso l'Accademia di Belle Arti. Amo la musica classica e il mondo dello spettacolo, esplorando gossip, serie TV, film e programmi televisivi con passione e creatività.

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