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Luc Besson svela il suo film segreto: “June & John” debutta al Milano Film Fest

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Il regista francese Luc Besson torna a far parlare di sé con la presentazione del suo ultimo lavoro, “June & John“. Questo film, realizzato con un budget contenuto e girato interamente con un iPhone durante il lockdown del 2020, sarà protagonista della prima edizione del Milano Film Fest, in programma dal 3 all’8 giugno. La manifestazione, diretta artisticamente da Claudio Santamaria, si prepara a ospitare questo evento speciale che promette di catturare l’attenzione del pubblico.

La proiezione di “June & John” al Milano Film Fest

La pellicola “June & John” sarà proiettata al Teatro Piccolo di Milano il 3 giugno alle 21.30, come parte degli eventi speciali fuori concorso. Dopo la sua presentazione all’European Film Market della Berlinale, il film si prepara a conquistare il pubblico italiano, con distribuzione affidata a Movies Inspired. La scelta di presentare il film in un festival di rilevanza internazionale come il Milano Film Fest sottolinea l’importanza di questa opera nel panorama cinematografico contemporaneo.

Trama e personaggi di “June & John”

“June & John” racconta una storia d’amore che trascende le generazioni, incentrata sull’incontro tra John, un uomo intrappolato in una vita monotona, e June, una donna affascinante e misteriosa. John, interpretato da Luke Stanton Eddy, è un impiegato che vive una routine priva di emozioni, fino a quando un incontro casuale in metropolitana con June, interpretata da Matilda Price, stravolge la sua esistenza. Questo incontro dà inizio a una relazione avventurosa, caratterizzata da un viaggio in auto che si trasforma in una corsa contro il tempo, portando entrambi i protagonisti a esplorare nuove dimensioni della vita e dell’amore.

Le riflessioni di Luc Besson sulla libertà e la felicità

Luc Besson, parlando del film, ha sollevato interrogativi profondi sulla vita e le scelte che facciamo. “La domanda è sempre la stessa. Preferisci vivere una piccola vita per 50 anni o la vita di un re per cinque giorni? È una scelta”, ha affermato il regista. La sua intenzione è quella di esplorare la frustrazione che molti provano nella vita quotidiana, invitando il pubblico a riflettere su quanto sia raro e prezioso il momento in cui si decide di abbandonare tutto per inseguire un sogno o una passione.

Besson ha anche condiviso la sua esperienza di girare il film con un telefono, descrivendo la sensazione di libertà e creatività che ne deriva. “Poter prendere un telefono in mano ed essere in grado di filmare mi ha fatto sentire di nuovo come se avessi 19 anni“, ha detto, evidenziando come questo approccio abbia reso il processo di creazione più autentico e immediato. La scelta di utilizzare un dispositivo così accessibile ha permesso al regista di concentrarsi maggiormente sulla recitazione e sulle emozioni dei personaggi, piuttosto che sulle tecniche di ripresa tradizionali.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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