La serie televisiva Game of Thrones ha lasciato un segno indelebile nella cultura pop, non solo per le sue trame intricate e i colpi di scena, ma anche per l’evoluzione dei suoi personaggi. Tra questi, Daenerys Targaryen ha suscitato dibattiti accesi tra i fan, specialmente riguardo al suo percorso finale. L’ottava stagione, pur essendo attesa con grande entusiasmo, ha ricevuto molte critiche, in particolare per il modo in cui è stata rappresentata la discesa della regina dei draghi. Tuttavia, la serie ha disseminato indizi lungo il suo cammino, preannunciando la tragica evoluzione di Daenerys.
I costumi come riflesso del cambiamento interiore
In Game of Thrones, ogni dettaglio è pensato con cura, e i costumi dei personaggi non fanno eccezione. L’evoluzione del guardaroba di Daenerys Targaryen è emblematica dei cambiamenti che attraversa nel corso della serie. All’inizio, la vediamo indossare abiti bianchi, simboli di purezza e speranza. In questo periodo, Daenerys rappresenta l’eroina idealizzata, la liberatrice che lotta per la giustizia e per liberare i popoli oppressi.
Con il progredire della trama, e in particolare dopo la rivelazione dell’identità di Jon Snow, il suo abbigliamento inizia a mutare. Durante la Battaglia di Grande Inverno, i toni dei suoi vestiti si fanno più scuri, riflettendo una crescente ombra morale. Questo cambiamento non è solo estetico; rappresenta una minaccia interiore che si fa sempre più concreta. La morte di Missandei segna un punto di non ritorno: Daenerys appare sempre più cupa, e i suoi abiti diventano completamente neri, con accenni di rosso. Questo non è un semplice cambiamento di stile, ma una vera e propria dichiarazione di intenti: Daenerys non è più la salvatrice, ma è pronta a incarnare il motto della sua casata – Fuoco e Sangue – in modo radicale.
Visioni profetiche e il destino del Trono di Spade
Un altro elemento significativo si trova nelle visioni di Daenerys durante la sua visita alla Casa degli Eterni a Qarth, nella seconda stagione. Qui, ha una visione del Trono di Spade coperto di neve. All’epoca, questo simbolo poteva sembrare criptico, ma con il passare degli eventi acquista un significato drammatico. La visione preannuncia che Daenerys non si siederà mai su quel trono; anzi, dopo aver ridotto in cenere Approdo del Re, il Trono stesso subirà una distruzione, esposto agli elementi o, in un certo senso, coperto non da neve, ma da cenere.
Questa immagine potente mette in luce il destino tragico di Daenerys e il suo legame con il potere. La sua ambizione e la sua ricerca di giustizia si trasformano in distruzione, sottolineando il paradosso della sua figura: una liberatrice che diventa tiranna. La visione del trono innevato diventa quindi un simbolo della sua impossibilità di raggiungere il potere senza distruggere ciò che ama.
La follia targaryen e la reazione dei fan
Il percorso narrativo di Daenerys, che culmina nella sua trasformazione in “regina folle”, è plausibile se si considera la sua ereditarietà familiare. Come suo padre, Aerys II Targaryen, Daenerys porta in sé il seme della follia, un tema ricorrente nella saga. La celebre frase “Quando nasce un Targaryen, gli dèi lanciano una moneta” è stata spesso citata come monito riguardo alla fragilità della sanità mentale dei membri della sua famiglia.
Tuttavia, ciò che ha suscitato la delusione tra i fan è stata la rapidità con cui questo arco narrativo è stato sviluppato. Da salvatrice a tiranna in pochi episodi, senza un’adeguata costruzione di questo passaggio cruciale per il personaggio, ha lasciato molti spettatori insoddisfatti. La mancanza di un approfondimento sul suo crollo psicologico ha portato a una percezione di superficialità nella narrazione, rendendo difficile per i fan accettare questa trasformazione.
In questo contesto, è interessante notare che una delle star della serie ha rivelato di non aver mai visto Game of Thrones nella sua interezza, un dettaglio che aggiunge un ulteriore strato di complessità alla discussione sulla serie e sulla sua eredità.
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