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Legion: tutto ciò che c’è da sapere sulla nuova serie Marvel

Credete di trovarvi di fronte all’ennesima narrazione seriale su di un supereroe? Forse vi sbagliate. “Legion”, la nuova serie di Marvel Television in uscita domani 8 febbraio negli USA sul canale Fox (il 13 febbraio su Fox Italia), è qualcosa di diverso: lasciate da parte contrapposizioni tra bene e male ben definite e spettacolarità distruttiva, ‘o voi ch’entrate’… “Legion” è altro.

Legion: una serie anti-eroistica tra psiche, realtà e immaginazione

Dan Stevens interpreterà David Charles Heller in "Legion"

David Charles Heller (Dan Stevens), protagonista di “Legion”

L’ultima idea concretizzata dallo showrunner di “Fargo”, Noah Hawley, si getta in una particolare porzione dello sconfinato mondo Marvel: quello degli universi paralleli.

Di fatti, come è già noto, “Legion” sarà inserita in una realtà a sé stante che attinge molto poco dal mutantverse della realtà-madre, quella degli X-Men.

Molto più in linea con un certo tipo di cinema autoriale, stile Kubrick o Lynch, Noah Hawley propone al mondo dei fan ‘supereroistici’ della Marvel, una ‘narrazione’ particolare e impegnativa, a detta del regista stesso ispirata dalle potenti note dei Pink Floyd.

Protagonista è David Charles Heller, interpretato da Dan Stevens (noto per “Downtown Abbey”), uno schizofrenico paranoide e multipolare o almeno in tal modo è stato diagnosticato. Una vita chiusa, insicura, conscia del proprio problema, senza una possibilità d’uscita, fino a quando lo stesso David inizia lentamente ad accettare la possibilità che le visioni e le voci da lui esperite non siano manifestazione della sua malattia, bensì indizio di un ‘dono’.

Sarà l’incontro con un non convenzionale psicoterapeuta e con una strana paziente, Sydney Barrett (Rachel Keller di “Fargo”), a far sì che il protagonista prenda coscienza della nuova situazione; fermo restando che un pilastro scenico-tematico della serie sia che la realtà stessa non è concetto facile da definire.

I ricordi, i sogni e le allucinazioni di David collidono frequentemente, si sovrappongono, creando una perenne situazione d’incertezza che devasta la sua mente e l’inaspettato ‘romance’ amoroso con una ragazza ‘dotata’ come lui.

Legion: la storia fumettistica di David Charles Heller, noto come “Legione”

Chi è questo personaggio dell’universo Marvel quasi misconosciuto? David Charles Heller è stato elaborato a metà degli anni ’80 da Chris Claremont, penna storica della Marvel, e dall’artista Bill Sienkiewicz, facendo la sua prima comparsa fumettistica in “New Mutants #25“.

David è il figlio di Charles Xavier, leader degli X-Men, e Gabrielle Haller, incontratisi in una struttura psichiatrica in Israele. Charles seppe del figlio nato a Haifa anni dopo. All’età di 10 anni, David vive un evento che lo cambierà radicalmente, causandogli uno shock: è testimone dell’assassinio del suo padrino.

L’accaduto sarà il catalizzatore delle sue abilità, le quali però sono legate a differenti personalità, alcune delle quali non proprio raccomandabili. L’appellativo “Legione” ha anch’esso origini ‘malefiche’: è tratto da una citazione del Vangelo di Marco in merito all’incontro di Gesù con un uomo posseduto da una schiera di demoni, che dichiarò “Il mio nome è Legione, perché noi siamo tanti“.

Sebbene nelle narrazioni fumettistiche, Legione abbia spesso a che fare con più noti personaggi dell’universo Marvel (come gli X-Men stessi), il nuovo show televisivo che lo vede protagonista è totalmente indipendente da qualsivoglia contatto con tutto il resto del Marvel Cinematic Universe.

Legion: una proposta televisiva intrigante, sulla scia di Kubrick e Lynch

Noah Hawley ha affermato che la creazione della serie è stata improntata a un’ambientazione odierna, nonostante esista in una sorta di tempo sospeso, quasi fuori dal tempo stesso.Legion: la bellissima locandina della Fox.

Il designer di produzione Michael Wylie (Pushing Daisies, Masters of Sex) e la costumista Carol Case (Fargo) prendono in prestito elementi d’epoca dagli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta, sebbene complessivamente la scenografia sia maggiormente influenzata dal futurismo anni 70′ di Kubrick (per intenderci in stile “Arancia Meccanica“).

La narrazione si svolge a ritmo di snervanti flashback e sequenze oniriche, creando un paesaggio visivo ultraterreno che ben amplifica il senso di dislocazione provato dal protagonista, il tutto condito con un omaggio a David Lynch d’eraTwin Peaks“, quando nelle visioni del protagonista David-Legion appare un personaggio diabolico dagli occhi gialli, che potrebbe essere o meno reale.

Una serie molto promettente, dunque, per la quale Simon Kinberg (a capo dei due più recenti lungometraggi sui Mutanti), ha voluto esporsi affermando che “Legion” potrebbe porsi come la risposta fumettistica all’intramontabile e celebreBreaking Bad“…

David Charles Heller può imporsi come il nuovo Walter White? Al pubblico e alla critica il piacere di scoprirlo nelle prossime settimane, a partire da domani 8 febbraio negli States e dal 13 in Italia, sui rispettivi canali Fox.

Marco Marchetti

07/02/2017

 

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