Il Lussemburgo torna a brillare sul palcoscenico dell’Eurovision Song Contest 2025 con la giovane e talentuosa Laura Thorn. La cantante e insegnante di musica, originaria di Esch-sur-Alzette, si prepara a conquistare il pubblico di Basilea con il suo brano “La poupée monte le son“. Questo ritorno del Lussemburgo alla competizione musicale europea segna un momento significativo, non solo per la cantante, ma anche per il paese che ha una lunga storia di partecipazione all’Eurovision.
Chi è Laura Thorn
Laura Thorn è una polistrumentista e cantante lussemburghese, nata a Esch-sur-Alzette. Fin dalla giovane età, ha mostrato una forte inclinazione per la musica, dedicandosi allo studio del solfeggio, del pianoforte, del violoncello e della danza. La sua formazione accademica è stata consolidata da un master in teoria musicale, pedagogia musicale e canto moderno, conseguito presso l’Istituto superiore di musica e di pedagogia di Namur, in Belgio. Dopo aver completato gli studi, Laura ha iniziato a insegnare presso il Conservatorio di musica della sua città natale, condividendo la sua passione per la musica con le nuove generazioni.
La carriera musicale di Laura ha preso una svolta importante nel 2024, quando un ex insegnante l’ha messa in contatto con i parigini Julien Salvia e Ludovic-Alexandre Vidal. I due cercavano una voce per il loro brano “La poupée monte le son“, e Laura ha accettato con entusiasmo la proposta. Il brano è stato presentato al Luxembourg Song Contest 2025, dove Laura ha trionfato, conquistando il primo posto nel voto della giuria internazionale e il secondo nel televoto. Questo successo le ha garantito il diritto di rappresentare il Lussemburgo all’Eurovision di Basilea, un traguardo che segna un’importante tappa nella sua carriera.
La performance di Laura all’Eurovision
Il brano “La poupée monte le son“, interpretato da Laura Thorn, è un pezzo pop in lingua francese che combina sonorità moderne con un’estetica retrò. Il titolo, che si traduce in “La bambola alza il volume”, richiama il celebre brano “Poupée de cire, poupée de son” di France Gall, vincitore per il Lussemburgo nel 1965. La canzone di Laura reinterpreta la figura della “bambola” in chiave contemporanea, trasformandola in un simbolo di emancipazione e autodeterminazione, temi di grande rilevanza per le nuove generazioni.
La performance di Laura si preannuncia come un mix di teatralità e modernità, con elementi visivi che richiamano l’estetica delle bambole e una coreografia curata nei minimi dettagli. Questo approccio artistico ha già suscitato grande interesse tra i fan dell’Eurovision, che vedono nel brano di Laura uno dei contributi più promettenti di questa edizione. La semifinale, in programma per giovedì 15 maggio, rappresenterà un momento cruciale per la cantante, che cercherà di ottenere un posto nella finale di sabato 17 maggio.
Traduzione del brano “La poupée monte le son“
Il testo di “La poupée monte le son” affronta temi di libertà e autodeterminazione, con frasi che esprimono il desiderio di non essere manipolati e di prendere il controllo della propria vita. La canzone invita a riflettere sulla figura della donna e sulla sua capacità di affermarsi in un mondo che spesso cerca di limitarne le possibilità. Ecco un estratto del testo:
“Se mi vedessi solo come una bambola perfetta
Chi sorride e poi tace quando vuoi
Dimenticami, non sono il tuo burattino
E’ così, è così…”
Queste parole, insieme alla melodia accattivante, rendono il brano di Laura Thorn un inno alla libertà e all’emancipazione, risuonando profondamente con il pubblico contemporaneo. La sua esibizione promette di essere un momento indimenticabile, capace di catturare l’attenzione e il cuore di chi ascolta.
Laura Thorn si prepara quindi a rappresentare il Lussemburgo con un messaggio forte e chiaro, portando sul palco dell’Eurovision una voce nuova e una visione fresca della musica pop.
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