A un’ora di distanza da Milano, nel cuore delle colline piacentine, si sta sviluppando un’iniziativa unica nel suo genere: la Valle dei Libri. Questo progetto ambizioso mira a trasformare un territorio attraverso la valorizzazione della letteratura e della parola scritta. Situata tra Val Luretta, Val Trebbia e Alta Val Tidone, la Valle dei Libri sta dando vita a una rete di librerie tematiche che salvano migliaia di volumi destinati al macero, offrendo così una nuova opportunità a borghi che hanno visto un declino economico e demografico.
Un’idea innovativa per la cultura locale
La Valle dei Libri rappresenta un modello innovativo in Italia, dove la libreria diffusa diventa un punto di riferimento per la comunità. Questo approccio non solo preserva i libri usati e donati da privati, ma contribuisce anche a rivitalizzare aree che necessitano di una spinta per la loro rinascita. L’idea è nata dalla mente di due giornalisti piacentini, Lanfranco Vaccari e Giangiacomo Schiavi, che hanno trovato ispirazione nei Village du livre et des arts francesi. Queste cittadine, una volta spopolate, hanno saputo reinventarsi grazie alla cultura e all’arte, diventando modelli da seguire.
Vaccari, ex direttore di L’Europeo e Il Secolo XIX, ha condiviso il suo sogno con Schiavi, ex vicedirettore del Corriere della Sera. Insieme, hanno iniziato a lavorare per realizzare un progetto che potesse portare la stessa rinascita in Italia. L’obiettivo è chiaro: creare un ambiente in cui i libri possano non solo essere salvati, ma anche fungere da catalizzatore per nuove attività artigianali e culturali.
Collaborazione e sostenibilità: un progetto collettivo
Giangiacomo Schiavi racconta come il progetto sia cresciuto attraverso il coinvolgimento diretto di sindaci, imprenditori e cittadini. L’idea di rigenerare i territori attraverso la letteratura ha trovato riscontro in molteplici attori locali, che hanno deciso di sostenere l’iniziativa. La Regione Emilia Romagna ha già fornito un contributo iniziale, mentre la Fondazione di Piacenza ha incluso la Valle dei Libri in un bando per un significativo finanziamento.
Il gruppo di fondatori, inizialmente composto dai due giornalisti, si è rapidamente ampliato. Oltre a Vaccari e Schiavi, sono entrati a far parte del progetto Fabrizio D’Angelo, esperto di editoria, Noris Morano, professionista delle pubbliche relazioni, e Giovanna Frossi, proprietaria di un negozio di antiquariato a Milano. Insieme, hanno dato vita all’Associazione degli Amici della Valle dei Libri, un ente senza scopo di lucro che si occupa di promuovere e gestire il progetto.
Un nuovo futuro per i borghi dimenticati
La missione della Valle dei Libri è chiara: dare una seconda vita ai libri e, con essi, ai borghi che rischiano di scomparire. Schiavi sottolinea l’importanza di creare opportunità per i giovani, che spesso abbandonano le comunità locali a causa della mancanza di prospettive. Le librerie diventano così un punto di partenza per stimolare l’apertura di laboratori artigianali e creativi, come quelli di incisori, rilegatori e illustratori. Queste attività possono integrarsi con le tradizioni locali di lavorazione del ferro e del legno, creando un legame tra passato e futuro.
Il modello di riferimento è Montolieu, un villaggio francese che ha saputo trasformarsi grazie alla presenza di librerie e attività culturali. Tuttavia, la Valle dei Libri si distingue per la sua struttura diffusa, con librerie che si estendono su un territorio ampio, creando una rete di interconnessioni tra i vari borghi.
Librerie e attività culturali: un progetto in espansione
Attualmente, sono tre le librerie già attive nella Valle dei Libri. A Gragnano Trebbiense, Dado Maserati ha aperto la libreria Pagine Gialle, specializzata in gialli e thriller. A breve, aprirà anche Prima Fila, dedicata al cinema e alla musica, in un ex cinema ristrutturato. Questi spazi non solo offrono una selezione di libri, ma diventano anche luoghi di incontro e scambio culturale.
Il progetto prevede anche la creazione di un deposito per i libri donati, dove volontari e bibliofili possono contribuire alla selezione e catalogazione dei volumi. Artigiani locali sono coinvolti nella costruzione delle librerie, mentre artisti donano opere per abbellire gli spazi. Ogni libro salvato porta con sé una storia, e il progetto mira a mantenere viva la memoria di chi ha custodito quei volumi prima di donarli.
Un sogno che si realizza: la sostenibilità nel tempo
La Valle dei Libri ha un obiettivo a lungo termine: garantire la sostenibilità del progetto oltre i primi tre anni. Schiavi spera che una fondazione o un’istituzione locale possa prendersi cura dell’iniziativa, assicurando che continui a prosperare. Un’idea innovativa, come il jukebox letterario, è già in fase di sviluppo, permettendo ai visitatori di ascoltare gli incipit di libri selezionati da attori e critici letterari.
Il sogno della Valle dei Libri sta prendendo forma e rappresenta un’opportunità unica per rivitalizzare i borghi piacentini, trasformandoli in centri culturali vivaci e accoglienti. Con il supporto della comunità e delle istituzioni, questo progetto potrebbe diventare un modello replicabile in altre regioni d’Italia.
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