Franco Zeffirelli ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico con la sua versione di Jane Eyre, un’opera che ha saputo catturare l’essenza del romanzo di Charlotte Brontë. Questo film non è solo un adattamento, ma una celebrazione della storia di una giovane donna che affronta le avversità e trova la propria voce. La pellicola si distingue per la sua fedeltà al testo originale, specialmente negli eventi che caratterizzano il finale, che riassumono il viaggio emotivo di Jane.
La fuga di Jane e l’incontro con il reverendo Rivers
Nella parte finale della storia, Jane Eyre si trova a dover affrontare una realtà devastante: scopre che Edward Rochester, l’uomo che ama, è già sposato con una donna affetta da problemi mentali. Questa rivelazione la costringe a lasciare Thornfield Hall, un luogo che rappresenta sia la sua casa che la sua prigione. Durante la sua fuga, Jane incontra il reverendo Rivers, un uomo gentile che la accoglie e le offre rifugio. Con il passare del tempo, Rivers sviluppa sentimenti per Jane e le propone di sposarlo, un’offerta che la giovane donna deve riflettere attentamente.
La proposta di Rivers rappresenta un bivio per Jane, che si trova a dover scegliere tra una vita di comodità e una relazione priva di passione, e il richiamo del suo vero amore, Rochester. La sua decisione di tornare da Rochester, nonostante le difficoltà, sottolinea la forza del suo carattere e la determinazione a seguire il proprio cuore, un tema centrale nell’opera di Brontë.
Il ritorno a Thornfield e la rivelazione finale
Il ritorno di Jane a Thornfield segna un momento cruciale nella narrazione. Qui scopre che la moglie di Rochester è morta in un incendio, un evento tragico che ha portato a una trasformazione radicale nella vita di Rochester stesso. L’uomo, nel tentativo di salvare la moglie, ha perso la vista, ma questo non impedisce a Jane di riunirsi con lui. La loro riconciliazione avviene in un contesto di nuova parità: Jane, ora economicamente indipendente grazie a un’eredità, sceglie di stare accanto a Rochester nonostante la sua disabilità.
Questo finale non solo riunisce i due amanti, ma segna anche una svolta significativa nel loro rapporto. La storia di Jane Eyre si conclude con la creazione di una famiglia, un simbolo di speranza e resilienza dopo anni di solitudine e oppressione. La scelta di Jane di sposare Rochester, nonostante le sue difficoltà, evidenzia la sua crescita personale e la sua capacità di amare incondizionatamente.
Differenze con il romanzo originale
Rispetto al romanzo di Charlotte Brontë, il film di Zeffirelli mantiene una notevole fedeltà alla trama, anche se ci sono alcune differenze significative. Una di queste riguarda il destino di Rochester: nel libro, egli riacquista parzialmente la vista in un occhio, permettendogli di vedere il loro primogenito. Questo dettaglio, spesso trascurato nei riassunti, aggiunge un ulteriore strato di positività alla conclusione della storia, sottolineando la possibilità di un futuro luminoso per la coppia.
La trasposizione di Zeffirelli riesce a catturare non solo gli eventi, ma anche le emozioni profonde dei personaggi, rendendo il film un’opera apprezzata da critici e pubblico. La scelta di Charlotte Gainsbourg nel ruolo di Jane Eyre ha contribuito a dare vita a un personaggio complesso e sfaccettato, capace di trasmettere la forza e la vulnerabilità della protagonista.
CONDIVIDI COI TUOI AMICI!