La terza stagione di “And Just Like That…”, il sequel di “Sex and the City”, è finalmente disponibile in Italia su Sky e in streaming su NOW. Con un mix di nuove dinamiche e personaggi, la serie continua a esplorare le vite di Carrie, Miranda e Charlotte, portando alla luce temi di crescita personale e relazioni in evoluzione. Lo showrunner Michael Patrick King ci offre uno sguardo approfondito su cosa rende questa stagione così unica e coinvolgente.
Un racconto in continua evoluzione
“And Just Like That…” ha raggiunto il traguardo della terza stagione, ma Michael Patrick King non ha intenzione di fermarsi. Durante un’intervista, ha rivelato che la narrazione è concepita come un tessuto in continua lavorazione, dove ogni stagione si chiude con un finale aperto. “Continuo a tessere la trama come se la stoffa non finisse mai”, ha affermato King, sottolineando che ogni capitolo della serie è un’opportunità per esplorare ulteriormente i personaggi e le loro esperienze.
Questa stagione si distingue per un’atmosfera più luminosa, grazie all’ambientazione estiva che contrasta con il tono più cupo delle precedenti. King ha voluto portare leggerezza nella narrazione, mantenendo però una certa profondità. Le protagoniste affrontano nuove sfide: Carrie vive un amore a distanza attraverso lettere, Miranda si confronta con la sua identità da single e Charlotte cerca di bilanciare la vita familiare con le sue ambizioni professionali. La serie si propone quindi come un racconto di crescita e trasformazione, in cui i personaggi si confrontano con chi sono diventati nel corso degli anni.
Giuseppe: un personaggio autentico e raffinato
Un’importante novità di questa stagione è l’introduzione di Giuseppe, interpretato dall’attore italiano Sebastiano Pigazzi. Inizialmente un personaggio ricorrente, Giuseppe diventa una presenza fissa, portando con sé un tocco di autenticità italiana. King ha spiegato come il personaggio sia stato sviluppato per evitare stereotipi, evidenziando l’eleganza e la genuinità di Pigazzi. “Una delle cose più belle di Sebastiano è che è davvero italiano. Porta un’eleganza e una vibrazione autentica che non vedi quasi mai quando i personaggi italiani vengono scritti nelle commedie americane”, ha dichiarato King.
Giuseppe è anche un poeta, un elemento che aggiunge romanticismo alla sua figura. La madre di Giuseppe, Gianna, interpretata dalla leggendaria Patti LuPone, arricchisce ulteriormente la trama con il suo background culturale. King ha descritto Gianna come un mix affascinante di culture, sottolineando la purezza e l’autenticità del personaggio di Giuseppe. La presenza di un attore italiano nella serie rappresenta un passo significativo verso una rappresentazione più autentica della cultura italiana nel contesto delle commedie americane.
Miranda e la sua nuova consapevolezza
La terza stagione segna un’importante evoluzione per Miranda, interpretata da Cynthia Nixon. Dopo un percorso di riscoperta della sua identità queer nelle stagioni precedenti, Miranda si prepara a rientrare nel mondo degli appuntamenti con una nuova consapevolezza. King ha descritto Miranda come un’adolescente queer, ma con più esperienza, pronta a esplorare relazioni in modo più maturo.
Una delle novità più intriganti è l’introduzione di Mary, una suora lesbica e vergine interpretata da Rosie O’Donnell. King ha spiegato che l’idea di un personaggio così originale è nata dalla volontà di non ripetersi e di portare una nuova prospettiva nella serie. La presenza di Mary offre a Miranda l’opportunità di confrontarsi con una figura che rappresenta una sfida e una scoperta, rendendo la dinamica tra i personaggi ancora più interessante.
Carrie e Aidan: un amore analogico
Mentre Miranda si avventura in nuove esperienze, Carrie affronta un amore che si sviluppa in modo tradizionale, attraverso lettere. Aidan, il suo ex, è lontano e la loro comunicazione avviene quasi esclusivamente per via epistolare. King ha osservato come questa modalità di interazione stia riscontrando un certo fascino tra le giovani generazioni, che vedono nella mancanza di tecnologia un ritorno a un modo più autentico di relazionarsi. “Trovo molto interessante che ci siano tantissime ragazze ventenni che guardano Sex and the City oggi trovando bello il fatto che nessuno è inchiodato sui propri cellulari”, ha affermato King, evidenziando il contrasto con la realtà moderna.
Hate watching: una nuova prospettiva
Infine, King ha affrontato il fenomeno del hate-watching, in cui molti spettatori dichiarano di seguire una serie solo per criticarla. Nella terza stagione, Miranda inizia a guardare un reality show che “odia guardare”, un modo per esplorare il complesso rapporto tra pubblico e contenuti. King ha chiarito che, sebbene l’odio possa sembrare una reazione negativa, in realtà indica un coinvolgimento. “Se la guardi, è perché qualcosa ti affascina”, ha concluso, sottolineando che anche il hate-watching può essere visto come un segnale di successo.
La terza stagione di “And Just Like That…” si compone di 12 episodi, con un nuovo episodio disponibile ogni venerdì fino al gran finale del 15 agosto. Con una narrazione fresca e personaggi in continua evoluzione, la serie continua a catturare l’interesse del pubblico, dimostrando che le storie di amore e amicizia possono sempre trovare nuove strade da percorrere.
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