Nella cornice del litorale casertano, tra Castel Volturno e Mondragone, si sviluppa la vicenda di Nero, un giovane che vive in un contesto difficile. Il suo nome è emblematico, poiché, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, è l’unico bianco del suo villaggio. La sua esistenza è segnata dalla presenza della sorella Imma, affetta da grave ritardo cognitivo, e da una vita di piccoli crimini orchestrati per conto di un boss locale. La sua storia si intreccia con un evento drammatico che cambierà il corso della sua vita.
Un colpo che cambia tutto
Durante una delle sue rapine, Nero si trova coinvolto in un tragico incidente: un colpo di pistola viene esploso e un uomo, il benzinaio della stazione di servizio, sembra morire. La scena è carica di tensione, con Nero che, spaventato e con le mani sporche di sangue, fugge dal luogo del delitto. Tuttavia, il giorno seguente, i giornali riportano una notizia sorprendente: il benzinaio è vivo e in ottima salute. La ferita che sembrava fatale è scomparsa, e l’idea di un miracolo si diffonde rapidamente, alimentata dalla presenza di una statua della Madonna nelle vicinanze. Ma la verità è ben diversa: è stata l’imposizione delle mani di Nero a restituire la vita all’uomo.
Giovanni Esposito: da attore a regista
Giovanni Esposito, noto per le sue interpretazioni in serie televisive e film di successo, ha deciso di passare dietro la macchina da presa con il suo progetto “Nero“. Con una carriera che abbraccia una vasta gamma di generi, dall’azione alla commedia, Esposito ha collaborato con registi di fama e ha partecipato a produzioni internazionali. La sua esperienza nel mondo del cinema italiano è vasta e variegata, e ora, come autore e protagonista del film, ha l’opportunità di esprimere la sua visione artistica.
In “Nero“, Esposito non solo recita, ma ha anche scritto la sceneggiatura, dando vita a una narrazione che esplora temi complessi come la malavita, la * redenzione* e il prezzo dei miracoli. Per la realizzazione del film, ha scelto Daniele Ciprì come direttore della fotografia, un professionista noto per il suo stile unico e la capacità di catturare atmosfere suggestive. Il film si sviluppa in un contesto umano ricco di personaggi indimenticabili, tra cui malavitosi, disgraziati e immigrati, creando un affresco sociale intenso e realistico.
Un racconto di speranza e sacrificio
“Nero” non è solo una storia di crimine, ma una favola oscura in cui i miracoli si susseguono, ma ogni salvezza ha un costo. La narrazione affronta la morte delle illusioni, evidenziando come, in un mondo privo di amore e speranza, anche il denaro non possa offrire una via d’uscita duratura. Nonostante le difficoltà, il film lascia intravedere una forma di purezza, un elemento di umanità che resiste anche nei contesti più disperati.
Il film è stato presentato al pubblico il 15 maggio e ha già suscitato l’interesse di critici e spettatori, promettendo di essere un’opera significativa nel panorama cinematografico italiano. Con la sua trama avvincente e i personaggi ben delineati, “Nero” si propone di esplorare le sfide della vita in un contesto di malavita, offrendo uno spaccato della realtà che merita di essere raccontato.
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