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La showrunner di “Grey’s Anatomy” contro le smentite di Brett Ratner

Krista Vernoff, celebre sceneggiatrice e showrunner della serie “Grey’s Anatomy”, si è raccontata all’Hollywood Reporter, dicendo la sua sui casi di molestie che infuriano ultimamente a Hollywood, concentrandosi soprattutto sul caso di Brett Ratner e le dichiarazioni che ha rilasciato insieme al suo avvocato.

Krista Vernoff

Krista Vernoff contro l’ipocrisia di Hollywood

Krista Vernoff, sceneggiatrice americana, autrice tra gli altri di “Grey’s Anatomy“, in un lungo articolo sull’Hollywood Reporter ha voluto dire la sua sul caso di molestie del regista Brett Ratner, in una lunga invettiva contro l’ipocrisia e il sessismo che imperversano nel mondo dello spettacolo . Citando le sue parole riportiamo:

“Lo scorso weekend è uscito fuori un altro articolo sul Los Angeles Times che raccontava di altre accuse di molestie sessuale contro il produttore Brett Ratner. Accuse di molestie sessuale, stupro, abusi, offerte di favori in cambio di sesso, inviti di giovani donne alle feste di casa sua o in qualche altro appartamento per vederle violentare dai suoi amici, roba abbastanza estrema persino in questo clima. E ovviamente, con le accuse di abuso sono arrivate anche le inevitabili smentite. Dichiarazione ben studiate dagli avvocati che il Times, per ragioni legali, ha pubblicato senza fare commenti.

Qui a Hollywood questo tipo di idiozie (idiozie che perpetuano miti pericolosi e rendono il mondo più stupido e meno sicuro per le donne lavoratrici) sono scaturite dai meccanismi stessi della nostra industria. Così per offrire una nuova prospettiva, vi espongo il mio rifiuto punto per punto delle ultime difese e smentite di Brett Ratner .

Per la cronaca non ho mai conosciuto Brett Ratner e il suo avvocato Marty Singer, e non è una questione riguardante loro due. E’ tutto riguardo alle assurdità perpetrate da Singer in difesa di Ratner alle spese delle donne di tutto il mondo. Queste sono le frasi riportate dall’articolo del Los Angeles Times.”

Le risposte di Krista Vernoff all’avvocato di Brett Ratner

L’avvocato di Brett Ratner, Marty Singer, ha affermato sul famoso quotidiano:

“In difesa di Brett, posso dire con certezza che non è l’unico uomo eterosessuale che ci prova con le donne sul set”

Krista Vernoff replica: “Questo può essere anche vero, ma lui ha tutto il potere sul set. E non è accusato di provarci con le donne, è accusato di aver offerto ruoli parlati a delle comparse in cambio di favori sessuali. E’ totalmente diverso. Un uomo eterosessuale che ci prova con una donna in un bar è un comportamento sano e naturale. Un uomo che ha tutto il potere della situazione che approccia le donne che non ce l’hanno, chiedendo loro di venire in bagno con lui e farci sesso è un crudele e sadistico abuso di potere che ha molto poco a che fare col sesso.”

“Il film aveva già un cast definitivo ed era già in fase di riprese, quindi il fatto che ci sia stata una discussione riguardo al procurarsi un ruolo parlato nel mezzo della lavorazione di un film è ridicolo” ha detto Singer.

Continua la Vernoff: “Questa è una bugia, una promozione è una cosa grossa per un attore minore, e le promozioni accadono ogni giorno ad Hollywood. Ora, immaginate che io mi sia studiato le ambizioni di quelle persone, ne abbia approcciata una e gli avessi detto di seguirmi nel bagno e di spogliarsi o di mostrarmi le tette, o di toccarmi i genitali, in modo da fargli ottenere una promozione. Queste sono le accuse mosse contro Ratner da molte donne. Non posso dire per certo se lui l’ha fatto o no, ma quando il suo avvocato rifiuta tali punti dicendo che ‘il film era già in lavorazione con un cast’ non posso lasciare queste affermazioni senza una risposta. Perché non hanno senso.

‘Sul set di Rush Hour 3, Sarah Shahi, 37 anni, ha detto in più di un occasione che Ratner l’ha approcciata da dietro, spingendo il suo inguine e facendo commenti espliciti. Brett Ratner nega le accuse della Shahi, facendo notare che loro sono ancora in contatto e facendo notificare un certo numero di mail in cui lei lo chiama in maniera affettuosa o in cui si firma con abbracci e cuoricini. Queste grandi contraddizioni rendono le accuse alquanto improbabili.’

Ok, allora parliamo di contraddizioni. Quando il mio potente showrunner maschile mi ha chiesto di fronte a una stanza piena di colleghi se io fossi brava a letto, io l’ho invitato al mio matrimonio. Ci siamo tenuti in contatto. Perché? Perchè le donne che trattano con uomini potenti che sanno di essere invadenti, spesso, come primo istinto, li tengono dalla loro parte. Il primo istinto è spesso di essere simpatiche, di fare il loro gioco. E troppo spesso il nostro istinto è di minimizzare l’abuso subito e il trauma focalizzandoci sugli attributi positivi dei molestatori. E sì, i molestatori spesso hanno attributi positivi perchè l’umanità è piena di contraddizioni. Stupratori e predatori seriali spesso hanno grandi idee e sono grandi artisti. Quando una donna viene ferita, spesso si tiene il molestatore vicino, è psicologicamente semplice. E quando una donna viene ferita da un uomo potente come Brett Ratner, lei non ha nulla da guadagnarci dal farsene nemico, anzi ha tutto da perderci. Quindi spesso sta zitta ed è amichevole, tenendosi in contatto con lui. Quando è in atto un abuso e una donna ha un lavoro da fare, lei spesso fa finta di niente.

Una mia amica recentemente mi ha detto che dopo aver perso la sua verginità per uno stupro da teenager, lei ha continuato ad avere un rapporto consensuale con il suo aggressore, cosi come ha raccontato di aver fatto Asia Argento con Harvey Weinstein. Perché? Lei ha detto che la sua logica al tempo era “Se non posso renderlo il mio ragazzo, forse così mi sentirò meglio riguardo a tutto ciò”. Certamente gli uomini non sentono queste storie cosi spesso. Molto spesso noi donne li teniamo da parte a queste cose.

‘In risposta alle accuse che Ratner e il suo socio James Toback hanno invitato modelle a feste a casa loro e li le hanno molestate, ciò non combacia con il fatto che c’erano altre persona normali intorno e che qualcuno avrebbe potuto esprimere le sue critiche se stesse avendo luogo qualcosa degno di indecente.’

Tutti quelli che leggono queste righe potrebbero chiedere ‘Cosi ci facevano a casa sua, nel suo letto per cominciare?’ Vi prego lasciatemi sfogare una volta per tutte: Noi lavoriamo e viviamo in una città dove gli affari e il socializzare si fondono regolarmente, e anzi spesso dipendono l’uno dall’altro. Questo tuttavia non vuol dire che giovani donne dovrebbero aspettarsi di essere stuprate ogni volta che accettano un invito a casa di un loro amico artista, anche se quell’ artista è un uomo molto potente. E non è ingenuo pensare di credere che esistano persone buone e che si possa accettare un invito anche solo basandosi sull’ammirazione per quell’uomo. Non dovremmo aspettarci che accettare un invito a un evento mondano in questa città o in un’altra significhi anche aspettarsi di avere dei genitali ficcati nella tua bocca senza la tua volontà.”

Conclude Krista Vernoff: “Capisco che fino a che ci saranno dei molestatori sotto accusa che continuano a fare il loro lavoro in città ci saranno persone delle pubbliche relazioni e avvocati che sputeranno parole in loro difesa, perché questo è il loro lavor. Quindi io voglio fare il mio. Quando ho in mano una storia pieno di falsità, punti oscuri e stereotipi, il mio lavoro è di prenderlo, correggerlo, e quando è molto brutto, riscriverlo.”

Krista Vernoff, la showrunner di “Grey’s Anatomy” si è espressa duramente sulla questione, regalando un punto di vista dettagliato e forte sulla vicenda, che cerca di svelare tutte le bugie e i falsi miti che circondano questo tipo di scandali.

Nicolò Piccioni

23/11/2017

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