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La separazione come celebrazione: il nuovo film di Jonas Trueba “Volvereis”

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Il regista spagnolo Jonas Trueba presenta il suo ultimo lavoro, “Volvereis”, un film che affronta in modo originale e paradossale il tema delle separazioni. Ispirato da un consiglio del padre, il premio Oscar Fernando Trueba, il film racconta la storia di una coppia, Ale e Alex, che decide di festeggiare la propria separazione con una festa. Dopo la presentazione al festival La Nueva Ola – Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano, il film è ora disponibile nelle sale italiane.

Volvereis: un film tra realtà e finzione

“Volvereis” non è solo una commedia che gioca con il concetto di separazione, ma è anche un omaggio al cinema e alla sua capacità di riflettere la vita. Il regista Jonas Trueba ha voluto rendere omaggio a suo padre, coinvolgendolo in un ruolo significativo: il padre della protagonista, che offre la sua casa per la festa di addio. La scelta di avere un attore di spicco come Fernando Trueba nel cast non è casuale, ma rappresenta un modo per chiudere un cerchio e riconoscere l’influenza paterna nel suo percorso artistico.

Il film si distingue per il suo approccio metacinematografico, dove la linea tra finzione e realtà si fa sottile. Ale, interpretata da Itsaso Arana, è una regista, proprio come l’attrice che la interpreta. Alex, interpretato da Vito Sanz, è un attore. Questo gioco di specchi tra i personaggi e gli attori crea una narrazione stratificata, in cui il pubblico è invitato a riflettere sulla complessità delle relazioni e del lavoro creativo condiviso. Trueba sottolinea che la vita e il cinema si intrecciano in modo naturale, e la sua intenzione era di esplorare le dinamiche di una coppia che lavora insieme, evidenziando sia gli aspetti positivi che le sfide che ne derivano.

Citazioni e riferimenti: un viaggio tra Hollywood e la Nouvelle Vague

Il film è ricco di citazioni e riferimenti che spaziano dalla commedia romantica americana alla Nouvelle Vague francese. Trueba non considera questi omaggi come semplici esercizi intellettuali, ma come un modo per condividere le sue passioni e ispirazioni con il pubblico. La sua poetica cinematografica è caratterizzata dall’inserimento di elementi che lo hanno colpito, siano essi libri o film, rendendo ogni opera un mosaico di influenze culturali.

In “Volvereis”, il regista rende omaggio a cineasti come François Truffaut ed Éric Rohmer, integrando le loro opere nel tessuto narrativo del film. La presenza di riferimenti alla commedia del remarriage e alla Nouvelle Vague non è solo un tributo, ma un modo per esplorare le relazioni umane in modo profondo e significativo. Trueba desidera che questi riferimenti non siano solo citazioni, ma che diventino parte integrante della storia, contribuendo a costruire un universo narrativo ricco e complesso.

Il significato della ripetizione nell’amore

Una delle frasi chiave del film, “non dovremmo celebrare le unioni, ma le separazioni”, viene ripetuta più volte, diventando il mantra che guida la narrazione. Trueba spiega che questa ripetizione ha un significato profondo, ispirato dalle parole di Søren Kierkegaard: “L’amore della ripetizione è l’unico amore felice”. Secondo il regista, l’amore che si ripete è più maturo e consapevole, portando con sé una saggezza che deriva dall’esperienza.

Questa riflessione sull’amore e sulle relazioni è centrale nel film, che invita il pubblico a considerare la separazione non come una sconfitta, ma come un’opportunità di crescita e rinnovamento. La festa di addio diventa così un momento di celebrazione della vita e delle esperienze condivise, un modo per riconoscere il valore delle relazioni, anche quando queste giungono al termine.

Il cinema come spazio di memoria e riflessione

Con “Volvereis”, Jonas Trueba esplora il potere del cinema come mezzo per preservare la memoria e riflettere sul tempo. Il regista sottolinea che ogni film è destinato a diventare un ricordo futuro, un modo per catturare l’essenza di momenti significativi. La sua intenzione non è quella di imitare il cinema classico, ma di onorarlo, creando opere che possano risuonare con il pubblico e suscitare emozioni.

Trueba afferma che il cinema ha assunto un ruolo diverso nel panorama culturale contemporaneo. Non è più solo un intrattenimento di massa, ma uno spazio di tranquillità e osservazione, dove il pubblico può riflettere sulla vita e sulle relazioni. Ogni film diventa un atto di fiducia, un’opportunità per esplorare la complessità delle emozioni umane e la bellezza della vita. Con “Volvereis”, il regista invita gli spettatori a immergersi in un viaggio cinematografico che celebra la memoria, l’amore e le esperienze condivise.

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Cesare Onda

Cesare Onda

Sono Cesare Onda, redattore appassionato di gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Amo raccontare curiosità, analisi e dietro le quinte del mondo dello spettacolo, tenendoti sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità

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