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La scalata al Burj Khalifa in Mission: Impossible: analisi della plausibilità secondo la CIA

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Nel 2011, il film “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” ha catturato l’attenzione del pubblico con una delle sequenze più iconiche della saga: la scalata di Tom Cruise al Burj Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo. Questa scena non ha solo affascinato gli spettatori, ma ha anche suscitato l’interesse della comunità dell’intelligence. Dawn Meyerriecks, ex direttrice del dipartimento scienza e tecnologia della CIA, ha esaminato la sequenza, evidenziando le discrepanze tra la rappresentazione cinematografica e le reali operazioni di spionaggio. Pur riconoscendo l’elemento spettacolare, ha messo in discussione la fattibilità logistica del piano.

L’analisi di Dawn Meyerriecks sulla scena

Dawn Meyerriecks, figura di spicco nel campo della tecnologia e delle operazioni segrete, ha offerto un’analisi dettagliata della scalata di Tom Cruise. La sua esperienza le consente di valutare non solo l’azione sullo schermo, ma anche le implicazioni pratiche di un’operazione del genere. Secondo Meyerriecks, la scena è caratterizzata da una tensione palpabile e da un’azione mozzafiato, ma presenta elementi che la rendono poco realistica. “Cosa succede se qualcuno si affaccia alla finestra?”, si chiede, evidenziando un aspetto cruciale: la visibilità e il rischio di essere scoperti in un’operazione di questo tipo.

Meyerriecks sottolinea che, in una situazione reale, sarebbe fondamentale considerare la presenza di personale di pulizia o di altri fattori che potrebbero compromettere la missione. “Ci dev’essere una ragione credibile per essere lì fuori”, afferma, mettendo in discussione la logica del piano di Ethan Hunt. La sua osservazione mette in luce come, nella realtà, ogni dettaglio deve essere pianificato con attenzione per evitare di attirare l’attenzione.

L’importanza del piano B nelle operazioni di spionaggio

Un altro aspetto che Meyerriecks trova interessante è la rappresentazione del piano B di Ethan Hunt. Quando i guanti adesivi falliscono, è la sua capacità di adattarsi che lo salva. “A volte, la tecnologia fallisce”, afferma, riconoscendo l’importanza di avere alternative pronte in caso di imprevisti. Questo principio è fondamentale nelle operazioni della CIA, dove la preparazione e la flessibilità possono fare la differenza tra il successo e il fallimento.

Meyerriecks fa riferimento al principio KISS , che sottolinea l’importanza di mantenere le operazioni il più semplici possibile per ridurre i rischi. La sua valutazione finale sulla scena è un 4 su 10: un inizio promettente, ma un finale che non convince del tutto. Nonostante ciò, riconosce che “Mission: Impossible” è un film che intrattiene e coinvolge il pubblico, mantenendolo incollato allo schermo.

La tensione tra realtà e intrattenimento nel cinema

La valutazione di Meyerriecks mette in evidenza un tema ricorrente nel cinema d’azione: la tensione tra realismo e intrattenimento. Mentre le operazioni di spionaggio richiedono precisione e pianificazione, i film spesso esagerano per creare momenti di suspense e adrenalina. Questo equilibrio tra verità e finzione è ciò che rende il cinema affascinante, ma può anche portare a rappresentazioni che non riflettono la realtà.

La scalata al Burj Khalifa è un esempio perfetto di come il cinema possa spingere i limiti della plausibilità per intrattenere. Sebbene Meyerriecks metta in discussione la fattibilità della scena, riconosce anche il valore dell’intrattenimento. “Se tutto fosse realistico, che gusto ci sarebbe?”, conclude, evidenziando come il pubblico sia spesso disposto a sospendere l’incredulità per godere di un’esperienza cinematografica avvincente.

In sintesi, l’analisi di Dawn Meyerriecks offre uno sguardo interessante su come il mondo dello spionaggio si confronti con le rappresentazioni cinematografiche. La sua esperienza e il suo occhio critico mettono in luce le sfide e le complessità delle operazioni segrete, rendendo evidente che, sebbene il cinema possa esagerare, c’è sempre un fondo di verità da considerare.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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