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La mafia non è più quella di una volta (2019)

Recensione

La mafia non è più quella di una volta – Recensione: un seguito ideale di “Belluscone – Una storia siciliana” con la fotografa militante Letizia Battaglia

La mafia non è più quella di una volta - Recensione

Franco Maresco porta al Festival di Venezia 2019 un film curioso con una strana coppia formata da una famosa fotografa siciliana e il suo personaggio di culto Ciccio Mira impresario musicale di neomelodici napoletani, alle prese con la nuova mafia a venticinque anni dagli attentati di Falcone e Borsellino.

I due vanno insieme alle “gioiose” celebrazioni annuali per l’anniversario della morte dei due giudici. É un tripudio di ragazzini che ballano e cantano guardati con un certo disappunto dalla fotografa. Il bello arriva subito dopo con il grande ritorno sullo schermo di Ciccio Mira scoperto dal regista nel 2014. Anche se sembra un attore nato, lui è un settantenne chitarrista e cantante, che dopo una carriera da operaio e qualche guaio legale, si è buttato con un certo successo nell’organizzazione dei concerti. Accanto a lui, il suo produttore Matteo Mannino, un uomo border line in lotta con la depressione, e il suo protége giovanissimo. Cristian Mischel. Si tratta di un giovanissimo cantante decisamente poco dotato dal punto di vista musicale, grande protagonista della rete locale Tsb. Un cast così composito è perfetto per raccontare la Palermo 2.0, in cui la stessa mafia sponsorizza un concerto al quartiere Zen nelle celebrazioni d’ufficio di ogni anno il 23 maggio e il 19 luglio. Si ride e molto a sentire i commenti degli uomini della strada su i due giudici uccisi dalla mafia e funzionano molto bene anche gli artisti trash usati da Ciccio Mira nei suoi show.

Maresco racconta la nuova mafia mettendo in ridicolo la sua Palermo

“La mafia non è più quella di una volta” è un classico film del regista siciliano che non lavora più da qualche tempo con il suo sodale Ciprì.

Nonostante i toni leggeri, le sue opere sono da sempre un ritratto drammatico sul fenomeno mafia così radicato in Sicilia da non poterla neanche nominare. Maresco non salva nessuno, neanche le alte cariche istituzionali che ogni anni arrivano a fare la parata davanti all’albero di Falcone.

La sua opera, in Concorso a Venezia 76 e vincitrice del Premio Speciale della Giuria, fa rimpiangere i vecchi tempi di “Blob, cose mai viste” degli esordi e la Rai 3 di Guglielmi che sembra lontana anni luce. Peccato che lui non abbia avuto modo di spiegare il suo punto di vista alla stampa. Comunque anche questo fa parte del suo cinema e va bene così.

Ivana Faranda

Trama

  • Regia: Franco Maresco
  • Cast: Letizia Battaglia, Ciccio Mira
  • Genere: Documentario, colore
  • Durata: 98 minuti
  • Produzione: Italia, 2019
  • Distribuzione: Cinecittà Luce
  • Data di uscita: 12 settembre 2019

La mafia non è più quella di una volta locandinaIl regista siciliano Franco Maresco torna sul tema della mafia a 25 anni dalle stragi Capaci e via D’Amelio con “La mafia non è più quella di una volta”, documentario presentato in Concorso al Festival di Venezia 2019 e vincitore del Premio Speciale della Giuria.

Protagonista dell’opera è Ciccio Mira già interprete di “Belluscone – Una storia siciliana” del 2014 e la fotografa militante Letizia Battaglia. In pochi anni, Mira non è più lo stesso e organizza un evento neomelodico al quartiere Zen di Palermo.

Il nuovo film di Maresco è un affresco della Mafia 2.0.

Trailer

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