Netflix ha sempre mostrato un forte interesse per le produzioni italiane, arricchendo il proprio catalogo con una varietà di contenuti originali e opere di terze parti. Tra queste, una serie in particolare sta per lasciare la piattaforma, e non approfittarne sarebbe un vero peccato. Si tratta de “La Linea Verticale“, una serie del 2018 che merita di essere vista, soprattutto per il suo legame con l’esperienza personale del suo autore, Mattia Torre.
La trama di la linea verticale
“La Linea Verticale” è un adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Mattia Torre, che ha anche diretto e scritto la serie. Torre, noto per il suo lavoro su “Boris“, ha tragicamente perso la vita nel 2019, ma il suo talento continua a brillare attraverso questa opera. La serie racconta la storia di Luigi, interpretato da Valerio Mastandrea, un uomo che si trova a dover affrontare un delicato intervento chirurgico a causa di un tumore al rene. Gli otto episodi della serie si svolgono principalmente nel reparto di urologia oncologica di un ospedale, dove Luigi vive una serie di esperienze che oscillano tra momenti surreali e situazioni profondamente toccanti.
La narrazione si sviluppa attorno alle interazioni di Luigi con i medici e gli altri pazienti, offrendo uno spaccato della vita in ospedale, caratterizzato da una miscela di umorismo e dramma. La scrittura di Torre riesce a catturare l’essenza della fragilità umana, rendendo la serie non solo un racconto di malattia, ma anche un’esplorazione delle relazioni e delle emozioni che emergono in contesti difficili.
Un cast di talento
Oltre a Valerio Mastandrea, il cast di “La Linea Verticale” include nomi di spicco come Greta Scarano, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Antonio Catania e Ninni Bruschetta. La presenza di attori già noti per il loro lavoro in “Boris” aggiunge un ulteriore strato di familiarità e affetto per i fan della serie. Ogni attore porta il proprio contributo unico, rendendo i personaggi memorabili e autentici. La chimica tra i membri del cast è palpabile, e questo rende le interazioni ancora più coinvolgenti.
La serie si distingue per la sua capacità di affrontare temi complessi con un tocco di leggerezza, mantenendo un equilibrio tra il dramma e l’umorismo. Questo approccio rende “La Linea Verticale” non solo una serie da guardare, ma un’esperienza da vivere, capace di suscitare riflessioni profonde sulla vita e sulla morte.
La scadenza su netflix
È importante notare che “La Linea Verticale” lascerà il catalogo di Netflix il 30 giugno 2025. Questo rappresenta un’opportunità da non perdere per coloro che non l’hanno ancora vista. La serie non solo offre una narrazione avvincente, ma è anche un tributo al talento di Mattia Torre, un autore che ha saputo raccontare la vita con sincerità e umorismo.
Per chi è alla ricerca di contenuti di qualità su Netflix, “La Linea Verticale” è una scelta eccellente. La serie riesce a toccare corde emotive profonde, rendendola un’opera da recuperare prima che sia troppo tardi.
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