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La fondazione di George Clooney interviene sul processo per diffamazione del leader dell’opposizione russa

Secondo quanto affermato da Deadline, la Fondazione Clooney per la Giustizia, fondata da George Clooney e sua moglie Amal, sta parlando del prossimo processo per diffamazione del dissidente russo Aleksey Navalny.

La Fondazione Clooney parla del prossimo processo del dissidente russo Aleksey Navalny

La fondazione di George Clooney interviene sul processo per diffamazione del leader dell'opposizione russa

La Fondazione Clooney per la Giustizia, fondata da George Clooney e sua moglie Amal, sta parlando del prossimo processo per diffamazione del dissidente russo Aleksey Navalny.

Il leader dell’opposizione e critico vocale del presidente Vladimir Putin è stato condannato questa settimana a più di due anni di prigione.

Il suo processo  con l’accusa di aver diffamato un veterano della seconda guerra mondiale dovrebbe iniziare venerdì.

Inizialmente, il processo si doveva svolgere il 20 gennaio,  ma è stato rinviato perché  Aleksey Navalny era in quarantena virale dopo essere tornato in Russia dalla Germania.

È stato arrestato immediatamente al suo arrivo.

La Fondazione: “Monitoreremo tutti gli ulteriori procedimenti”

Il Comitato Investigativo ha accusato Navalny di screditare l’onore e la dignità del veterano dopo aver descritto lui e altri  come la vergogna del paese e traditori attraverso un tweet di giugno.

La Fondazione Clooney in un comunicato ha affermato:

“Il nostro team TrialWatch monitorerà tutti gli ulteriori procedimenti contro Navalny e riferiremo sulla loro compatibilità con il diritto internazionale, compreso il diritto a un processo equo e il diritto alla libertà di espressione.”

Ha continuato dicendo:

Il sig. Navalny è attualmente imprigionato sulla base di una condanna che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha determinato essere arbitraria e manifestamente irragionevole. Per questo la Russia ha dovuto pagare al sig. Navalny un risarcimento.”

Attualmente, Navalny ha un ampio sostegno pubblico in Russia. Questo lo possiamo notare anche dalle massicce proteste dei cittadini.

Erika Zagari

04/02/2021

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