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Kristen Stewart debutta alla regia con The Chronology of Water al Festival di Cannes

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Kristen Stewart ha fatto il suo esordio alla regia con il lungometraggio “The Chronology of Water”, presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes. Questo film, tratto dall’autobiografia di Lidia Yuknavitch, affronta tematiche profonde e personali, esplorando il percorso di una donna che affronta abusi e traumi attraverso l’arte. La pellicola segna un passo significativo nella carriera dell’attrice, che ha deciso di dedicarsi alla regia per raccontare storie che risuonano con esperienze vissute da molte donne.

Il progetto e le sue radici

“The Chronology of Water” si basa sull’autobiografia di Lidia Yuknavitch, una scrittrice nota per la sua prosa intensa e autobiografica. La protagonista, interpretata da Imogen Poots, affronta un viaggio complesso e doloroso, in cui l’arte diventa un mezzo per elaborare e superare i traumi. La scelta di adattare un’opera così personale ha richiesto a Kristen Stewart un impegno profondo e una riflessione sulle esperienze femminili, rendendo il film non solo un’opera cinematografica, ma anche un atto di condivisione e catarsi.

Durante la presentazione al festival, Stewart ha evidenziato l’importanza di raccontare storie che possano toccare il cuore delle persone. La sua visione artistica si è concentrata sulla rappresentazione autentica delle esperienze femminili, sottolineando che il film può risuonare con molte donne che hanno affrontato situazioni simili. La regista ha descritto il suo lavoro come un modo per mettere in luce la resilienza e la forza delle donne, affrontando temi di vita e morte in un’unica narrazione.

Le sfide della regia

Kristen Stewart ha condiviso le difficoltà incontrate nel processo di realizzazione del film. Durante l’evento “Breaking Through the Lens”, ha rivelato di aver commesso un errore nell’annunciare la sua intenzione di dirigere il film nel 2018, sottolineando che i progetti cinematografici possono richiedere anni, se non decenni, per essere completati. Nonostante le sfide, ha espresso soddisfazione per la sua decisione di dedicarsi completamente a “The Chronology of Water”, affermando che senza questa determinazione il film non sarebbe mai stato realizzato.

Stewart ha anche menzionato il supporto ricevuto dal produttore francese Charles Gillibert, che l’ha incoraggiata a trasferirsi in Europa per portare avanti il progetto. Questo passaggio è stato cruciale per la produzione del film, permettendo a Stewart di concentrarsi sulla sua visione artistica e di affrontare le sfide che si sono presentate lungo il cammino.

La scelta del cast e il ruolo di Imogen Poots

Un aspetto fondamentale del film è stata la scelta del cast, in particolare quella di Imogen Poots per il ruolo principale. Kristen Stewart ha chiarito di non aver mai considerato di recitare nel film, ritenendo che Poots fosse l’unica attrice in grado di interpretare il personaggio in modo autentico. La regista ha affermato di non sentirsi adatta per il ruolo e ha espresso il desiderio di recitare in un futuro progetto che dirigerà.

La scelta di Poots non è stata casuale; Stewart ha voluto una performer che potesse portare sullo schermo la complessità e la vulnerabilità del personaggio. La regista ha sottolineato l’importanza di avere un cast che possa dare vita a storie così intense e personali, creando un legame profondo con il pubblico. La connessione emotiva tra l’attrice e il suo personaggio è stata fondamentale per il successo del film, rendendo “The Chronology of Water” un’opera che invita alla riflessione e all’emozione.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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