Il film “The Substance“, diretto da Coralie Fargeat, ha attirato l’attenzione di Junji Ito, maestro del genere horror. La pellicola, che affronta temi inquietanti legati alla bellezza e alla giovinezza, ha già fatto parlare di sé nel 2024, conquistando il pubblico e la critica. Con una performance straordinaria di Demi Moore, il film si propone come una riflessione profonda sulle conseguenze dell’ossessione per l’estetica.
L’apprezzamento di Junji Ito
Junji Ito, noto per le sue opere disturbanti come “Uzumaki” e “Tomie“, ha espresso il suo entusiasmo per “The Substance“. In un trailer commentato da esperti del settore, Ito ha descritto il film come un’esperienza viscerale, capace di scuotere gli spettatori. La sua analisi si concentra sull’ossessione della protagonista, Elisabeth, per la bellezza, definendola “terrificante”. Ito ha anche anticipato il colpo di scena finale, sottolineando come questo superi le aspettative e lasci un’impressione duratura. La sua approvazione, considerando il suo status nel panorama horror, conferisce al film un ulteriore valore e lo colloca tra le opere più attese dell’anno.
La trama di The Substance
“The Substance” segue la storia di Elisabeth Sparkle, interpretata da Demi Moore, una star di Hollywood in declino. In un tentativo disperato di mantenere la sua giovinezza e il suo fascino, Elisabeth si affida a una sostanza misteriosa che promette di restituirle l’aspetto di un tempo. Tuttavia, il trattamento ha conseguenze inaspettate e inquietanti: dal suo corpo emerge Sue, interpretata da Margaret Qualley, dando vita a una coesistenza sempre più tossica e complessa. La narrazione si sviluppa in una parabola inquietante che mette in luce i pericoli dell’ossessione per l’immagine e il culto della bellezza, temi che risuonano fortemente nella società contemporanea.
Il successo commerciale e critico
Il film ha ottenuto un successo straordinario, incassando quasi 82 milioni di dollari a fronte di un budget di 18 milioni. Questo risultato straordinario è accompagnato da un riconoscimento critico significativo, con 79 premi vinti su oltre 100 nomination. Tra i riconoscimenti più prestigiosi si annoverano il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes, il miglior trucco agli Oscar e il premio per la miglior attrice protagonista ai SAG Awards. Questi traguardi non solo attestano la qualità del film, ma evidenziano anche l’impatto che ha avuto sul pubblico e sulla critica.
Riflessioni di Demi Moore
Demi Moore ha condiviso la sua esperienza personale legata al film, rivelando come “The Substance” abbia toccato corde profonde nel suo rapporto con l’immagine corporea. L’attrice ha parlato di un passato conflittuale, ammettendo di essere stata severa con se stessa e di essersi punita per il suo aspetto. Oggi, però, ha trovato un approccio più intuitivo e fiducioso verso il proprio corpo. Questa riflessione personale arricchisce ulteriormente il film, rendendolo non solo un’opera di intrattenimento, ma anche un’importante occasione di introspezione sul rapporto tra bellezza, autostima e accettazione di sé.
“The Substance” si presenta quindi come un’opera complessa e affascinante, capace di stimolare discussioni e riflessioni su temi attuali e universali, rendendolo un film imperdibile per gli amanti del genere horror e non solo.
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