L’attore Johnny Depp parteciperà a “Minamata”, il film dedicato al fotografo di guerra W. Eugene Smithnel passato alla storia per il suo reportage che svelò al mondo intero il processo di avvelenamento da mercurio subito dalla popolazione di Minamata in Giappone.
Johnny Depp: veste i panni del fotografo W. Eugene Smithnel in un biopic
Dopo un periodo di appannamento dovuto anche a una vita privata piuttosto travagliata, la carriera di Johnny Depp sembra sul punto di risollevarsi. L’attore tre volte candidato all’Oscar porterà sul grande schermo lo storico fotografo di guerra W. Eugene Smith in un biopic prodotto dalla HayWay Films.
Il film si intitola “Minamata” come il nome del villaggio del Giappone ha seguito di uno dei peggiori disastri ambientali che la storia ricordi, è stato l’oggetto di un reportage che il fotografo W. Eugene Smith realizzato nel 1971 per la rivista Life che ha svelato al mondo i drammatici effetti dell’inquinamento da mercurio sulla popolazione locale. Circa novecento persone morirono a causa dello scarico della sostanza nociva nelle acque della baia.
La regia di “Minamata” è stata affidata ad Andrew Levitas, il lungometraggio si ispira all’omonimo libro che è stato scritto da Aileen Mioko Smith e da W. Eugene Smith nel 1975. La sceneggiatura del film, invece, porta la firmata di David K. Kessler.
Il biopic sulla carriera di W. Eugene Smithnel verrà prodotto dallo stesso Johnny Depp e dalla sua casa di produzione Infinitum Nihil, mentre l’altro produttore del film sarà Sam Sarkar al fianco di Bill Johnson.
Johnny Depp: il ritorno sul grande schermo
Johnny Depp, uno degli attori hollywoodiani più amati e contestati di sempre, a breve lo vedremo nuovamente sul grande schermo con la pellicola d’azione “Animali Fantastici 2: I Crimini di Grindenwald”, nel ruolo del “villain” che regala il titolo al film e che sembra davvero calzargli a pennello e poi nel dramma Richard “Says Goodbye”, la storia di un professore che decide di vivere la sua vita al massimo quando scopre di non avere in realtà più molto tempo.
Chiara Broglietti
