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Jesus Rolls – Quintana è tornato!: Turturro e Bobby Cannavale incontrano la stampa a Roma

Nella Casa del Cinema di Roma John Turturro e Bobby Cannavale hanno presentato il tanto atteso “Jesus Rolls – Quintana è tornato!”, remake di “Les valseuses” di Bernard Blier, uscito in Italia col titolo “I Santissimi”.

Turturro, che ha scritto e diretto il film, oltre che interpretare l’indimenticabile Jesus, lo strepitoso giocatore di bowling del cult movie “Il grande Lebowski”, ha iniziato l’incontro col parlare della genesi del personaggio di Jesus. Il regista ha creato questo personaggio ben trent’anni fa, per una commedia che ha portato a teatro esattamente nel 1988, lavoro questo molto apprezzato dai fratelli Coen, che hanno reso immortale Jesus inserendolo nel già citato film.

Ha poi spiegato d’aver deciso di fare il remake della pellicola francese perché adora “il cinema di Blier, quel suo modo di fare una commedia libera, facendo connessioni tra generi”. In questa storia vengono sublimati “uomini che cercano di capire le donne, che cadono ma si rialzano”.

Cannavale, che interpreta Petey, ha amato “la generosità che viene dal film, perché mostra dei personaggi marginali, in una ricerca continua, cosa cerchino non si sa, ma ho trovato che l’idea sia ottimista”, ritenendo inoltre che uno dei punti di forza del racconto è il trio, “che funziona sempre in chiave comica”.

Jesus Rolls – Quintana è tornato!: un film su uomini liberi che tratta di sessualità

jesus rolls film

Il rapporto tra Jesus e Petey, ha aggiunto Turturro, è quello di “ personaggi in cerca di libertà, che sono capaci di vivere il momento, una cosa oggi rara, sono capaci di prendere delle scelte, scelte di libertà”, ed è questo secondo l’attore che colpisce lo spettatore. Per Cannavale Jesus è un leader, e il rapporto tra i due personaggi è come quello tra insegnate e studente, Petey è come un assistente del quale però Jesus non può fare a meno.

Uno dei temi trattati è quello della sessualità: nel film i maschi dormono assieme, si abbracciano, come difficilmente si racconta sullo schermo. “In tutti i film che ho fatto ho sempre cercato di parlare di storie d’amore, che possono essere disparate. Gli uomini vorrebbero sempre soddisfare una donna, la sessualità che viene fuori dal film è fluida, ho scelto per il montaggio e le musiche due donne perché volevo che venisse esaltata la femminilità del film”.

Jesus Rolls – Quintana è tornato!: Emilie Simon ha parlato del lavoro fatto per creare le musiche

“Mi è piaciuto poter parlare di sentimenti, poter leggere tra le righe, questi personaggi persi non perdono mai la voglia di cercare, per poi trovare se stessi. Ho cercato di comporre musiche che non perdessero mai di vista il personaggio di Jesus, creando romanticismo, toccando i sentimenti”.
Si inserisce Turturro nel discorso, aggiungendo che “la condivisione dei sentimenti, precisando con le battute cosa sta succedendo, portando dentro il film lo spettatore”.

Emilie ha continuato ricordando che uno dei punti di partenza sono stati i Gipsy King, cui è legato il personaggio di Jesus, per spaziare nel mambo, nella salsa. ”Ho fatto diverse prove e ho messo assieme generi diversi, confrontandomi con John, è stato come cucinare con tanti ingredienti. Ci sono ovviamente musiche ricorrenti che accompagnano i personaggi, suscitando emozioni, che coinvolgono il pubblico”.

Jesus Rolls – Quintana è tornato!: figure femminili fulcro della narrazione

jesus rolls immagine

Viene sollevata da una giornalista qualche perplessità sul fatto che le figure femminili in fondo siano figure spezzate al pari di quelle maschili, ma Turturro ci ha tenuto a fare delle precisazioni. “Non so cosa si colga, ma Marie (cui presta il volto Audrey Tatou) è un personaggio non abituato ad essere trattato bene, per lei incontrare Jesus e Petey, che si curano di lei, fa la differenza. Marie è il cervello del film, è il personaggio che cresce di più durante il film. I tre creano una sorta di famiglia, in cui Marie è il focus. Audrey è molto divertente. È dura essere liberi, anche da attori, anche per questo ho scelto Bobby, perché ha una forte mascolinità ma anche grande sensibilità”.

Riguardo poi al personaggio di Susan Sarandon, presente anche nel testo di Blier, Turturro ha detto che come gli altri, anche lei “rappresenta una figura in trappola che ricerca la libertà personale, ritrova la sua libertà, anche sessuale, e non riesce a sostenere il fardello di questa libertà raggiunta”.

Qualcuno in sala ha fatto notare come in pieno Mee Too, questo è un film che trasuda sesso, se non se ne fa se ne parla in ogni scena, quasi uno stimolo ai maschi a riproporsi, trovando plauso da Turturro. “Io non farei mai un film scegliendo solo uomini, è bello giocare con la sessualità”.

Si precisa in conclusione che la pellicola riabilita la figura di Jesus, diffamata nel film dei Coen da John Goodman.

Il film uscirà in 100 copie il 17 ottobre, ed è una delle pellicole di pre apertura della Festa del Cinema di Roma, in cui verrà presentato in anteprima mondiale.

Maria Grazia Bosu

15/10/2019

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