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Jay Mello: Ricordi e Retroscena di un Ex Baby Attore di “Lo squalo”

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Jay Mello, oggi adulto, conserva vividi ricordi della sua esperienza sul set di “Lo squalo“, il celebre film diretto da Steven Spielberg nel 1975. A soli sei anni, Mello interpretò Sean Brody, il figlio più giovane del capo della polizia Martin Brody, interpretato da Roy Scheider. La sua testimonianza offre uno sguardo affascinante e nostalgico su un film che ha segnato la storia del cinema e ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare.

I ricordi di Jay Mello sul set di “Lo squalo”

Jay Mello ricorda con chiarezza il momento in cui vide per la prima volta l’animatronic dello squalo. “Era solo la testa dello squalo. Feci una domanda a Shari Rhodes, la direttrice del casting. Dissi: ‘Dov’è il resto dello squalo?'”, racconta Mello, evidenziando la sua innocenza infantile. Nonostante il suo ruolo fosse quello di un bambino spaventato, l’esperienza sul set si rivelò molto più intensa di quanto avesse immaginato.

Il film, ambientato nell’isola di Amity, racconta le terribili aggressioni di uno squalo bianco durante l’estate, e Mello ricorda come i suoi genitori cercassero di proteggerlo durante le scene più inquietanti. “Non sono più entrato in acqua per almeno due anni dopo il film”, confessa. La paura suscitata dalle immagini sul grande schermo lo ha segnato profondamente. “È stato strano vedermi sullo schermo”, aggiunge, rivelando come la sua visione del film fosse limitata dai tentativi dei genitori di farlo rimanere nascosto durante le scene più spaventose.

L’inaspettato provino di Jay Mello

La storia di come Jay Mello ottenne il ruolo in “Lo squalo” è altrettanto affascinante. Inizialmente, la madre di Jay aveva intenzione di far partecipare i suoi fratelli maggiori, Tom e John, al casting. Tuttavia, fu il piccolo Jay a catturare l’attenzione di Steven Spielberg. “Io avevo l’abitudine di imitare le persone. Così, mentre Steven Spielberg dava indicazioni a loro, io lo stavo imitando”, racconta Mello. Questo comportamento giocoso e spontaneo colpì il regista, che decise di far rimanere Jay per un provino individuale.

La scelta di Spielberg si rivelò decisiva, e il piccolo attore si ritrovò a interpretare un ruolo che sarebbe diventato iconico. Nonostante il successo del primo film, Jay Mello decise di non continuare con il franchise, anche se il suo personaggio rimase presente fino al quarto film. La sua esperienza sul set e il legame con il film hanno comunque lasciato un segno profondo nella sua vita.

La vita dopo “Lo squalo”

Dopo l’esperienza con “Lo squalo“, Jay Mello ha intrapreso un percorso diverso, allontanandosi dal mondo del cinema. La sua decisione di non proseguire nel settore cinematografico è stata influenzata da vari fattori, tra cui il desiderio di vivere una vita più normale e lontana dai riflettori. Tuttavia, il suo legame con il film rimane forte, e i ricordi delle riprese continuano a essere una parte importante della sua storia personale.

Oggi, Mello riflette su come quell’esperienza da bambino abbia influenzato la sua vita. Sebbene non sia più un attore, il suo passato in “Lo squalo” continua a essere un argomento di conversazione e un ricordo prezioso. La sua storia rappresenta non solo un capitolo della storia del cinema, ma anche un viaggio personale che ha segnato la sua crescita e il suo sviluppo.

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Cesare Onda

Cesare Onda

Sono Cesare Onda, redattore appassionato di gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Amo raccontare curiosità, analisi e dietro le quinte del mondo dello spettacolo, tenendoti sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità

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