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Javier Castillo: il mistero di “La crepa del silenzio” e il futuro della trilogia

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Javier Castillo, autore spagnolo di thriller, ha conquistato il pubblico con le sue opere, tra cui “La ragazza di neve” e “Il gioco dell’anima“, che hanno ispirato la serie Netflix omonima. Con l’uscita del suo ultimo romanzo, “La crepa del silenzio“, pubblicato a maggio 2025 da Salani, Castillo chiude un ciclo narrativo che ha tenuto i lettori incollati alle pagine. La storia si concentra sulla scomparsa del piccolo Daniel Miller a Staten Island nel 1981, un mistero che intreccia il passato con il presente. Scopriamo insieme le origini di questo racconto e le riflessioni dell’autore.

L’origine di “La crepa del silenzio”

“La crepa del silenzio” rappresenta l’epilogo di una trilogia che può essere letta in qualsiasi ordine. Castillo ha rivelato che l’idea centrale è emersa da un momento quotidiano: “Cosa succederebbe se arrivassi tardi a prendere i miei figli a scuola?” Questa semplice domanda ha dato vita a un racconto complesso, in cui il protagonista, Miren Triggs, e gli altri personaggi affrontano il dolore e l’incertezza legati alla scomparsa di un bambino. Castillo ha voluto chiudere l’arco narrativo con questo romanzo, costruendo una storia potente e coinvolgente.

L’autore ha creato una trama che esplora le emozioni dei genitori di Daniel, Ben e la moglie, che vivono con il peso dell’ignoto. La narrazione si sviluppa attorno a domande inquietanti che rimangono senza risposta per decenni, creando un’atmosfera di tensione e suspense. Castillo ha saputo intrecciare le vite dei suoi personaggi in modo che ogni elemento della storia si colleghi in modo significativo, rendendo il finale ancora più impattante.

Il silenzio come tema centrale

Nel suo racconto, Castillo utilizza il silenzio come contrappunto al frastuono della vita moderna. In un’epoca caratterizzata da notifiche incessanti e comunicazioni digitali, l’autore ha scelto di evocare il passato attraverso elementi nostalgici. Le VHS, le Polaroid e le audiocassette diventano simboli di un’epoca in cui il silenzio e la riflessione avevano un ruolo predominante. Castillo ha spiegato che la sua intenzione era quella di mostrare come il dolore e la sofferenza possano essere dimenticati o affrontati, e come queste esperienze influenzino il presente.

La scelta di ambientare la storia a Staten Island, con riferimenti a dettagli del passato, contribuisce a creare un’atmosfera di nostalgia e malinconia. Castillo ha sottolineato l’importanza di costruire un contesto che permetta ai lettori di immergersi completamente nella storia, rendendo ogni elemento significativo per la narrazione.

Personaggi ricorrenti e la loro evoluzione

Miren Triggs, protagonista della trilogia, torna per un terzo libro, un approccio comune nel genere thriller. Castillo ha riflettuto sui vantaggi e svantaggi di avere personaggi ricorrenti. Da un lato, la necessità di mantenere coerenza nella loro evoluzione può limitare la creatività; dall’altro, offre una base solida su cui costruire nuove trame. I personaggi già sviluppati consentono all’autore di esplorare nuove dinamiche e conflitti, rendendo la storia più ricca e complessa.

Miren è stata paragonata a Lisbeth Salander, la protagonista di “Uomini che odiano le donne“, per la sua personalità forte e il suo ruolo di giornalista. Castillo ha accolto con favore queste comparazioni, riconoscendo l’influenza di personaggi iconici nella creazione dei suoi protagonisti. La sfida di mantenere viva l’attenzione del lettore attraverso personaggi familiari è una delle chiavi del suo successo.

Ambientazione tra Spagna e New York

Nonostante Javier Castillo sia originario della Spagna, ha scelto di ambientare le sue storie a New York. Questa decisione è stata motivata dalla volontà di criticare il giornalismo spagnolo e la sua tendenza verso il sensazionalismo. Ambientare la storia negli Stati Uniti ha permesso all’autore di mantenere una certa distanza critica e di concentrarsi sulla trama piuttosto che sulle location. New York, con la sua iconografia facilmente riconoscibile, offre un contesto perfetto per le sue narrazioni.

La trasposizione della serie Netflix ha portato a una scelta di location in Spagna, in particolare a Malaga, per la sua bellezza e le sue tradizioni natalizie. Castillo ha partecipato attivamente a questa decisione, desiderando rendere omaggio alla sua città natale.

Il futuro della trilogia e nuovi progetti

Concludendo la trilogia di Miren, Castillo guarda già al futuro. Ha in programma l’adattamento di “Il cuculo di cristallo“, un romanzo già pubblicato in Italia, e sta lavorando a un nuovo thriller ambientato in Europa. Questi progetti promettono di mantenere viva l’attenzione dei lettori e di esplorare nuove tematiche. Castillo ha espresso entusiasmo per le nuove avventure narrative e per la possibilità di continuare a sorprendere il suo pubblico.

La carriera di Javier Castillo continua a evolversi, e i suoi lettori possono aspettarsi storie avvincenti e personaggi indimenticabili. Con “La crepa del silenzio“, l’autore ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nel creare trame coinvolgenti e personaggi complessi, mantenendo viva la suspense e l’interesse del pubblico.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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