L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a suscitare interrogativi e polemiche. Durante la puntata di “Quarto Grado” del 20 giugno 2025, l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, ha rilasciato un’intervista esclusiva in cui ha discusso le sue indagini e le anomalie riscontrate nel caso. Venditti, che ha chiesto e ottenuto l’archiviazione per Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, ha condiviso dettagli inediti sulla vicenda, gettando nuova luce su un caso che ha segnato la cronaca italiana.
Le dichiarazioni di Mario Venditti
Mario Venditti ha esordito dichiarando che, sebbene non si fosse mai occupato delle indagini su Alberto Stasi, il fidanzato della vittima condannato a 16 anni di carcere, ha condotto un’inchiesta su Andrea Sempio. “La mia intenzione è di chiarire alcuni punti e rispondere alle domande che mi verranno poste”, ha affermato. Venditti ha poi accennato a un’intervista precedente, definita “rocambolesca”, in cui aveva menzionato anomalie che non aveva approfondito. “Non voglio alimentare polemiche, ma sono stato tirato in ballo e quindi è giusto chiarire”, ha aggiunto.
La prima archiviazione di Andrea Sempio
Il procuratore Venditti ha spiegato che nel 2016, dopo aver ricevuto un fascicolo dalla Procura Generale di Milano, si è trovato a dover esaminare la denuncia della madre di Alberto Stasi, la quale sosteneva che il figlio non fosse coinvolto nell’omicidio e che Sempio potesse essere il vero colpevole. “La denuncia è stata inizialmente depositata presso la Procura di Milano e successivamente trasmessa alla Procura di Pavia“, ha chiarito. Tuttavia, Venditti ha sottolineato che la Corte d’Appello di Brescia ha dichiarato il non luogo a procedere, evidenziando l’assenza di richieste di revisione della sentenza da parte della Procura.
Le intercettazioni e le indagini su Sempio
Durante l’intervista, Venditti ha fatto riferimento a intercettazioni di Sempio che, alla luce di nuove informazioni, potrebbero apparire sospette. “Frasi come ‘Penso che i PM siano dalla mia parte’ e ‘Ne abbiamo cannata una’ sollevano interrogativi”, ha commentato. Tuttavia, ha ribadito che le indagini condotte non hanno fornito elementi sufficienti per procedere contro Sempio. “Abbiamo esaminato tutti gli atti e sentito testimoni, ma non sono emersi elementi contro di lui”, ha affermato.
La gestione delle nuove informazioni
Un altro punto cruciale toccato da Venditti riguarda un’informativa ricevuta nel luglio 2020, che menzionava elementi nuovi sull’omicidio. Nonostante i dubbi sollevati, Venditti ha archiviato il caso in tempi brevi, affermando che le informative non contenevano indagini nuove ma ripetevano quanto già stabilito dalle sentenze precedenti. “Se ci fossero stati elementi nuovi, il PM Alberto Nobili avrebbe dovuto aprire un nuovo procedimento”, ha concluso.
La posizione di Venditti sull’omicidio
Alla domanda se Andrea Sempio avesse un ruolo nell’omicidio di Chiara Poggi, Venditti ha risposto con fermezza: “Assolutamente no”. Ha ribadito la sua convinzione che l’unico colpevole sia Alberto Stasi, come stabilito dalla sentenza della Cassazione. Inoltre, ha affrontato le critiche ricevute per il suo ruolo come presidente del Casinò di Campione d’Italia, chiarendo che le sue competenze giuridiche sono state richieste per gestire una situazione complessa.
L’intervista ha messo in luce non solo le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, ma anche le difficoltà e le anomalie che hanno caratterizzato il caso, rivelando un quadro complesso e ricco di interrogativi irrisolti.
CONDIVIDI COI TUOI AMICI!