Eco Del Cinema

Iñárritu in soccorso ai lavoratori dell’audiovisivo messicani

Alejandro González Iñárritu, premio Oscar per la Miglior Regia nel 2015 con “Birdman” e nel 2016 con “Revenant – Redivivo” è ​​in prima linea nella crisi economica del Messico, tanto che è riuscito a raccogliere 450.000 dollari, attraverso un nuovo fondo per sostenere i lavoratori del settore dell’audiovisivo.

Iñárritu: un fondo per l’emergenza lavorativa nell’audiovisivo

Iñárritu in soccorso ai lavoratori dell'audiovisivo messicani

Si chiama Sifonóforo, Fondo de Emergencia quello istituito grazie al regista Iñárritu ed è progettato per offrire assistenza a circa 30.000 famiglie e lavoratori il cui guadagno è minacciato da un arresto della produzione iniziato a metà marzo a causa della pandemia di coronavirus.

A dare la notizia di questo fondo, nel corso di una conferenza stampa virtuale tenutasi l’11 giugno, è stato lo stesso Iñárritu, insieme a Guillermo del Toro e Alfonso Cuaron, uniti alla comunità cinematografica locale per invertire la richiesta del governo di rottamare un fondo di produzione chiave mentre i funzionari cercano modi per superare la crisi economica.

A loro si sono uniti, per far fronte a questa drammatica crisi, gli attori Salma Hayek e Alfonso Herrera, la responsabile della Mexican Film Academy Monica Lozano, il produttore Eamon O’Farrill e dozzine di produttori e personale dell’industria.

Un aiuto per una “tribù fragile”

I lavoratori dell’audiovisivo, che sono disoccupati dal 15 marzo, possono rivolgersi all’amministratore del fondo Sifonóforo, la Mexican Film Academy, per chiedere aiuto. Resta inteso che i candidati prescelti avranno diritto all’equivalente di un pagamento di $ 900.

Secondo i rapporti, Iñárritu ha affermato che l’arresto della produzione ha minacciato la “tribù fragile” che lavora per il cinema e la televisione. Le misure di austerità introdotte dal presidente Andrés Manuel López Obrador hanno peggiorato le cose per la comunità.

Il mese scorso del Toro ha dichiarato a Screen che le minacce ai finanziamenti pubblici erano come una “deforestazione” per l’industria. Riferendosi ai fondi, ha aggiunto, “Questa stampella economica ha permesso ai cineasti per la prima volta di fare film – senza di essa non ci sarebbe stata nessuna nuova generazione tra la fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90. Non ci sarebbero stati Alfonso Cuaron, né Alejandro Gonzalez Iñárritu, né Emmanuel Lubezki, o Carlos Reygadas e le generazioni successive”.

12/06/2020

Articoli correlati

Condividi