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“Il Trono di Spade” Faye Marsay, l’Orfana di Braavos nella serie, nel mirino degli haters

Il Trono di Spade è una delle serie tv più popolari ed apprezzate di sempre. Questo enorme successo targato HBO, ha portato indubbiamente alla creazione di una fan base molto importante. La diretta conseguenza di questo enorme successo è senza dubbio la popolarità acquisita dagli interpreti, che siano essi protagonisti o personaggi secondari. Come accade spesso però, alcuni fan non riescono a scindere il personaggio dalla persona reale e finiscono per accanirsi contro l’attore stesso.

Quello di cui stiamo parlando oggi è un esempio concreto di superamento del limite e mancanza di lucidità per scindere il personaggio dalla persona reale. Faye Marsay, che nelle stagioni 5 e 6 de Il Trono di Spade ha interpretato l’Orfana di Braavos, ha attraversato un momento molto difficile a causa dei continui attacchi di alcuni haters. L’attrice infatti, interpretava un’accolita degli Uomini senza volto che prestavano servizio nella Casa del Bianco e del Nero a Braavos. Il suo personaggio si è scontrato più volte con uno dei personaggi principali della serie, Arya Stark, interpretata da Maisie Williams.

Nel corso delle puntate, il personaggio interpretato da Faye Marsay, ha provato più volte ad uccidere Arya Stark, attirando l’ira e l’odio di molti fan. L’errore di cui parlavamo inizialmente sta proprio in questo, confondere la finzione dalla realtà. L’attrice ha quindi pagato, suo malgrado, un odio ingiustificato e gratuito che l’ha portata addirittura a decidere di abbandonare quasi totalmente i social network.

Intervistata dalla testata britannica The Indipendent, l’attrice ha parlato del periodo molto difficile che ha dovuto affrontare dopo l’uscita della stagione 5 e 6 della famosissima serie:

“A un certo punto c’è stato un contraccolpo piuttosto intenso. Solo a causa del personaggio che interpretavo. I fan la odiavano, perché il personaggio di Maisie era uno dei preferiti. Ed io invece ero lì a colpirla con un bastone. I social media possono essere uno strumento brutale, e lo sappiamo tutti. Guardate la crisi di salute mentale che i giovani stanno attraversando in questo momento, non è solo a causa della pandemia o dell’angoscia adolescenziale”.

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