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Il nuovo film di Danny Boyle: l’uso della poesia di Kipling nel sequel di 28 giorni dopo

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Il recente film di Danny Boyle, intitolato “28 anni dopo”, rappresenta il sequel diretto del celebre “28 giorni dopo”. In questo nuovo capitolo, il regista ha scelto di arricchire la narrazione con una colonna sonora particolare, che include la registrazione del poema “Boots” di Rudyard Kipling. Questa scelta artistica ha suscitato curiosità e interesse, portando a riflessioni sul significato e sull’impatto di tale decisione.

L’importanza della poesia di Kipling nel film

Nel corso della presentazione del film a Roma, Danny Boyle ha spiegato il motivo dietro l’inserimento della poesia “Boots”. La pellicola include diverse immagini di archivio che rimandano al passato, tra cui scene tratte dall’Enrico V di Laurence Olivier, che ritraggono la storica battaglia di Agincourt. In questo contesto, il regista ha cercato un accompagnamento sonoro che potesse riflettere il tema della glorificazione della nazione inglese, presente nel discorso del giorno di San Crispino, noto per il suo tono nazionalista. Tuttavia, nessuna delle opzioni inizialmente considerate ha soddisfatto le aspettative di Boyle.

La registrazione di “Boots”, realizzata nel 1915, è emersa come una scelta sorprendente e appropriata. Questo poema, che evoca la marcia di un soldato inglese durante la seconda guerra boera, è stato utilizzato nel trailer del film da Sony, e ha colpito il regista per la sua capacità di evocare emozioni forti e complesse. La poesia, che riflette la vita e le sofferenze dei soldati, si sposa perfettamente con le immagini del film, creando un’atmosfera intensa e coinvolgente.

La tecnica di addestramento dei Navy SEALs e il suo legame con “Boots”

Un aspetto interessante della registrazione di “Boots” è il suo utilizzo da parte dei Navy SEALs durante le procedure di addestramento. La registrazione viene riprodotta in loop a volume elevato per sei ore, con l’obiettivo di preparare i soldati a resistere alla tortura. Questo metodo, noto come SERE , è progettato per testare la resilienza mentale e fisica dei partecipanti, rendendo l’ascolto della poesia un’esperienza estremamente stressante.

La scelta di Boyle di includere “Boots” nel suo film non è quindi casuale; essa riflette una connessione profonda tra la storia militare e le esperienze contemporanee dei soldati. La poesia di Kipling, che descrive le difficoltà e le sfide affrontate dai soldati, diventa un simbolo di resistenza e determinazione, rendendo il film non solo un’opera di intrattenimento, ma anche un’opportunità per riflettere sulle esperienze dei militari.

La poesia “Boots”: un’analisi del testo

Pubblicata nel 1903, “Boots” di Rudyard Kipling è una poesia che cattura i pensieri ripetitivi di un soldato in marcia in Sud Africa. La struttura del poema è concepita per imitare il ritmo della marcia, creando un senso di monotonia e fatica. I versi, caratterizzati da ripetizioni e un linguaggio semplice, riescono a trasmettere l’angoscia e la frustrazione di un soldato costretto a continuare nonostante le avversità.

Il testo di “Boots” affronta temi di guerra, resistenza e la mancanza di fuga dalla brutalità del conflitto. La ripetizione della parola “boots” sottolinea l’inevitabilità della marcia e la costante presenza della guerra nella vita del soldato. Attraverso questa poesia, Kipling riesce a evocare un forte impatto emotivo, rendendo il poema un elemento chiave nel film di Boyle.

Con l’uscita di “28 anni dopo”, il pubblico ha l’opportunità di immergersi in una narrazione che non solo intrattiene, ma invita anche a riflettere su temi complessi legati alla guerra e alla memoria storica. La scelta di utilizzare “Boots” rappresenta un modo per onorare il passato e per esplorare le esperienze dei soldati, rendendo il film un’opera significativa nel panorama cinematografico contemporaneo.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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