Il cinema continua a sorprendere, e il nuovo film di Danny Boyle, intitolato “28 anni dopo”, si preannuncia come uno dei titoli più attesi del 2025. Questo sequel della celebre saga di film horror sui zombie ha attirato l’attenzione non solo per la sua trama avvincente, ma anche per la particolare tecnica di ripresa utilizzata. Infatti, il regista ha scelto di girare l’intero film utilizzando una serie di iphone, una scelta audace che ha suscitato grande curiosità nel pubblico e negli esperti del settore.
Un approccio innovativo alla cinematografia
La decisione di utilizzare gli iphone come strumenti di ripresa non è solo una trovata di marketing, ma rappresenta un’evoluzione nella tecnica cinematografica. Danny Boyle ha collaborato con il direttore della fotografia Anthony Dod Mantle per realizzare un impianto composto da 20 iphone, permettendo di catturare immagini di grande impatto visivo. Questo approccio consente di creare una sensazione di immersione, facendo sentire gli attori e il pubblico circondati dagli infetti, un elemento chiave per un film del genere.
Boyle ha spiegato che l’uso di questi dispositivi ha un effetto sorprendente sugli attori, specialmente su quelli più esperti. La novità della tecnica li costringe a rimanere costantemente sul chi vive, poiché non possono prevedere la posizione delle telecamere come avviene con le attrezzature tradizionali. Questo elemento di sorpresa contribuisce a rendere le performance più autentiche e coinvolgenti, creando un’atmosfera di tensione che è fondamentale per un film horror.
La saga di 28 giorni dopo: un percorso innovativo
Il franchise di “28 giorni dopo” è noto per le sue scelte tecniche audaci. Il primo film, uscito nel 2002, ha segnato un punto di svolta nel genere horror, grazie all’uso pionieristico di videocamere digitali in un’epoca in cui la maggior parte delle produzioni cinematografiche si affidava ancora a tecnologie tradizionali. Con “28 anni dopo”, Boyle e Garland continuano su questa strada, utilizzando un mix di iphone di diverse generazioni per ottenere un campo visivo di 180 gradi, che porta gli spettatori “dentro la scena”.
Questa evoluzione nella cinematografia non solo dimostra la versatilità degli iphone come strumenti di ripresa, ma evidenzia anche la capacità dei registi di adattarsi e innovare in un panorama cinematografico in continua evoluzione. La scelta di Boyle di utilizzare questa tecnologia rappresenta un passo significativo verso la democratizzazione del cinema, rendendo la produzione di film di alta qualità accessibile a un pubblico più ampio.
L’attesa per l’uscita del film
“28 anni dopo” è previsto nelle sale italiane il 18 giugno 2025, e le aspettative sono alte. Con un budget milionario e il supporto di una grande casa di produzione come Sony Pictures, il film ha tutte le potenzialità per diventare un grande successo. La combinazione di una trama avvincente, un’innovativa tecnica di ripresa e la reputazione di Boyle come regista di talento promette di attrarre un vasto pubblico.
In attesa dell’uscita, gli appassionati possono riflettere su come il franchise di “28 giorni dopo” abbia influenzato il genere horror e su quali sorprese riserverà questo nuovo capitolo. La curiosità è alta, e il mondo del cinema è pronto a scoprire come la tecnologia possa trasformare la narrazione visiva.
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