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Il futuro del cinema: Jurassic World – La rinascita e la sfida della sala

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Il panorama cinematografico sta attraversando una fase di trasformazione significativa, influenzato dalle nuove abitudini di visione post pandemia. La sala cinematografica, un tempo il principale luogo di fruizione dei film, ha visto un cambiamento radicale con l’ascesa dello streaming e delle proiezioni domestiche. Anche franchise storici, come il Marvel Cinematic Universe, non garantiscono più incassi certi. In questo contesto, il film “Jurassic World – La rinascita“, in uscita nelle sale italiane il 2 luglio 2027, affronta il tema della crisi del cinema attraverso una narrazione che riflette sulle sfide attuali del settore.

Un nuovo capitolo per Jurassic Park

Jurassic World – La rinascita” rappresenta il settimo capitolo della celebre saga di Jurassic Park, diretto da Gareth Edwards. Ambientato cinque anni dopo gli eventi di “Jurassic World – Il dominio“, il film introduce nuovi personaggi e una diversa ambientazione. La storia si svolge nel 2027 e segue l’agente sotto copertura Zora Bennett, interpretata da Scarlett Johansson, che viene reclutata da Martin Krebs, interpretato da Rupert Friend, per una missione ad alto rischio. L’obiettivo è recuperare tre campioni di sangue di dinosauro da esemplari che vivono liberamente.

Per portare a termine questa pericolosa operazione, Zora si unisce a una squadra composta dall’ex militare Duncan Kincaid, interpretato dall’Oscar Mahershala Ali, e dal paleontologo Henry Loomis, interpretato da Jonathan Bailey. Loomis, in particolare, offre una riflessione significativa sullo stato attuale del cinema: lavora in un museo e osserva con rassegnazione come, solo cinque anni fa, le persone si accalcassero per vedere i dinosauri, mentre ora i biglietti venduti sono drasticamente diminuiti. Questo cambiamento di prospettiva solleva interrogativi su come un marchio iconico come Jurassic Park possa continuare a catturare l’interesse del pubblico.

Ritorno alle origini: il fascino dei B-movie

Una delle scelte più audaci dei creatori di “Jurassic World – La rinascita” è stata quella di ispirarsi ai film di serie B. Sin dai primi minuti, il film presenta un flashback ambientato nel laboratorio originale di Jurassic Park, dove si svolgono esperimenti con il DNA dei dinosauri. La scena è caratterizzata da un’atmosfera di serietà e controllo, ma un errore comico, causato da una barretta di cioccolato Snickers, introduce un elemento di assurdità. Questa scelta stilistica segna un chiaro distacco dalle produzioni più convenzionali, suggerendo che il cinema deve tornare alle sue radici per evolversi.

La pellicola non si concentra sull’accuratezza scientifica o sulla complessità dei personaggi, ma piuttosto sul divertimento puro. Le decisioni dei protagonisti, spesso illogiche, creano situazioni surreali che coinvolgono i dinosauri in modi inaspettati. Ad esempio, un T-Rex che gioca con un “cibo” come se fosse un gatto rappresenta un momento di intrattenimento che, sebbene possa sembrare irrealistico, riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore.

Un cast di talento per una storia audace

Per realizzare un film che gioca con personaggi bidimensionali, è fondamentale avere un cast di attori di talento. Scarlett Johansson e Mahershala Ali, entrambi noti per le loro performance drammatiche, si cimentano in ruoli che richiedono di incarnare archetipi piuttosto che caratteri complessi. La loro abilità nel gestire queste sfide è cruciale per il successo del film.

Un aspetto interessante è la trama secondaria che segue una famiglia il cui destino si intreccia con quello della squadra di Zora. Questa scelta narrativa sembra mirata ad attrarre un pubblico più ampio, in particolare le famiglie. Tuttavia, il personaggio di Jonathan Bailey, il paleontologo Henry Loomis, emerge come uno dei più riusciti. La sua passione per i dinosauri e il cinema riflette l’entusiasmo di chi, nonostante le difficoltà del settore, continua a vedere il cinema come un’esperienza collettiva irrinunciabile. La speranza è che la sua passione possa ispirare le nuove generazioni a riscoprire l’amore per la visione in sala.

Jurassic World – La rinascita” si presenta quindi come un’opera che, pur affrontando le sfide del cinema contemporaneo, riesce a mantenere viva la magia della sala, invitando il pubblico a tornare a vivere l’esperienza del grande schermo.

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Cesare Onda

Cesare Onda

Sono Cesare Onda, redattore appassionato di gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Amo raccontare curiosità, analisi e dietro le quinte del mondo dello spettacolo, tenendoti sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità

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