Il film horror Until Dawn, ispirato all’omonimo videogioco, ha suscitato l’interesse di molti appassionati, in particolare quelli che hanno giocato alla versione originale su PlayStation. Tuttavia, una questione ha sollevato polemiche: i nomi degli autori del gioco, Larry Fessenden e Graham Reznick, non sono stati accreditati nel film. Questo articolo esplora le ragioni di questa omissione e il contesto più ampio degli adattamenti cinematografici dei videogiochi.
La sceneggiatura di Until Dawn e il riconoscimento degli autori
Il videogioco Until Dawn ha ottenuto un riconoscimento significativo nel 2015, quando Fessenden e Reznick hanno ricevuto il Guinness World Record per la “Sceneggiatura più lunga per un videogioco di avventura grafica”. Durante lo sviluppo del gioco, i due autori hanno creato un copione di ben 10.000 pagine, dando vita a una storia avvincente che ruota attorno a otto personaggi costretti a sopravvivere a una notte di orrori sul Monte Blackwood. Nonostante questo straordinario impegno creativo, i loro nomi non compaiono nei titoli di coda del film, suscitando interrogativi sulla prassi di accredito nel settore.
Differenze tra adattamenti di videogiochi e fumetti
A differenza dei film basati su fumetti, dove gli autori e i disegnatori ricevono spesso un riconoscimento nei titoli di coda, nel mondo degli adattamenti cinematografici dei videogiochi la situazione è diversa. In genere, non sono gli autori del videogioco a essere accreditati, ma la società che ha sviluppato il gioco stesso. Nel caso di Until Dawn, la responsabilità ricade su Supermassive Games, la compagnia che ha creato il videogioco. Questo approccio ha portato a una mancanza di riconoscimento per i singoli autori, creando un dibattito su come il settore gestisca i crediti e il merito creativo.
Le dichiarazioni degli autori e le regole della Writer’s Guild
In un’intervista con The Hollywood Reporter, Larry Fessenden ha espresso la sua sorpresa per la mancanza di accrediti, affermando: “Non lo abbiamo mai dato per scontato, ma pensavamo che qualcuno si sarebbe preso la briga di inserire i nostri nomi nei titoli di coda”. La sua osservazione mette in luce una questione più ampia riguardante il riconoscimento degli autori nel settore dell’intrattenimento. C. Robert Cargill, sceneggiatore e membro della Writer’s Guild of America, ha aggiunto che la Guild non ha regole chiare per attribuire il merito ai creatori di videogiochi, il che complica ulteriormente la situazione. “Tecnicamente, lo studio rispetta le regole della Guild. Ma la Guild non ha voce in capitolo, né controllo, né accordi con l’industria dei videogiochi”, ha spiegato Cargill.
Futuro di Until Dawn: un possibile sequel
Nel frattempo, il regista David F. Sandberg ha accennato a un possibile sequel di Until Dawn, suscitando l’interesse dei fan del gioco e del film. La discussione su un seguito potrebbe riaccendere il dibattito sull’accreditamento degli autori e sull’importanza di riconoscere il lavoro creativo dietro le opere adattate. Con l’industria cinematografica in continua evoluzione, è fondamentale che le pratiche di accredito si adattino per riflettere il contributo di tutti i professionisti coinvolti nella creazione di storie coinvolgenti e memorabili.
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