Il documentario “I segreti dell’oceano“, presentato da National Geographic e disponibile su Disney+ dal 8 giugno in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, offre uno sguardo affascinante e inedito sulle meraviglie del mare. Con la narrazione di David Attenborough, figura di spicco nella divulgazione scientifica, il film si propone di rivelare la vita e i misteri degli oceani, un tema di crescente rilevanza in un’epoca in cui la salute degli ecosistemi marini è minacciata dall’attività umana.
Un mondo alieno da esplorare
Il regista Toby Nowlan e il consulente scientifico Enric Sala hanno descritto il mare come un “mondo alieno”, sottolineando quanto poco conosciamo delle profondità oceaniche. “Conosciamo più di alcuni mondi alieni che di alcune parti dei nostri oceani”, ha affermato Nowlan, evidenziando la continua scoperta di nuove specie marine. Ogni anno, circa 2000 nuove specie vengono catalogate, un dato che sorprende e stimola la curiosità. Il documentario si propone di mostrare al pubblico fenomeni marini mai visti prima, portando alla luce anche i processi di distruzione che minacciano questi ecosistemi. Un estratto di 90 secondi del film ha già raggiunto milioni di visualizzazioni sui social, dimostrando l’interesse e l’importanza di queste tematiche.
L’esperienza di Enric Sala
Enric Sala, con la sua lunga carriera di esploratore marino, ha avuto l’opportunità di visitare luoghi remoti e inesplorati, come l’Artico e l’Antartide. “Ho visto animali che sembrano provenire da un altro mondo”, ha dichiarato, descrivendo la meraviglia di scoprire creature marine sconosciute. La sua esperienza si è rivelata fondamentale per il documentario, permettendo di catturare immagini straordinarie di habitat marini e delle loro abitanti. Ogni esplorazione ha portato con sé sorprese, anche in luoghi che si pensavano familiari, dimostrando che il mare è ancora pieno di segreti da svelare.
La progettazione del documentario
La realizzazione di un progetto come “I segreti dell’oceano” richiede una pianificazione attenta e la capacità di affrontare imprevisti. Toby Nowlan ha spiegato che la premessa del film è stata chiara fin dall’inizio: viviamo in un’epoca di scoperte oceaniche senza precedenti. La consapevolezza dell’importanza degli oceani per la vita sulla Terra è in continua evoluzione, e il documentario si propone di evidenziare come l’attività umana possa compromettere questo fragile equilibrio. Attraverso esempi concreti, il film intende mostrare che, se lasciato a se stesso, l’oceano ha la capacità di rigenerarsi rapidamente.
Il contributo di David Attenborough
La presenza di David Attenborough nel documentario rappresenta un valore aggiunto significativo. La sua carriera coincide con l’evoluzione dell’esplorazione oceanica, e il suo impegno per la salvaguardia degli oceani è diventato una missione personale. Nowlan ha condiviso l’emozione di lavorare con Attenborough, sottolineando l’importanza della sua voce nel sensibilizzare il pubblico riguardo alla crisi ambientale. La sua esperienza e la sua passione per la natura si riflettono nel film, rendendo il messaggio ancora più potente.
L’evoluzione delle tecnologie di ripresa
Negli ultimi anni, le tecnologie di ripresa subacquee hanno fatto passi da gigante, rendendo possibile catturare immagini mozzafiato degli oceani. Nowlan ha spiegato che durante i tre anni di lavorazione del documentario, l’equipaggiamento è stato costantemente aggiornato. Tra le innovazioni, il Tocam, una camera a forma di siluro, ha permesso di ottenere prospettive uniche e di avvicinarsi agli animali marini senza disturbarli. Enric Sala ha confermato che, sebbene la tecnologia abbia reso il lavoro più accessibile, la pazienza e la dedizione rimangono fondamentali per ottenere riprese di qualità.
Un messaggio di speranza
Alla fine della visione de “I segreti dell’oceano“, emerge un messaggio di speranza. Nowlan ha dichiarato che proteggere un terzo degli oceani potrebbe portare a un mondo ricco di vita e con un clima stabile. Sala ha aggiunto che, dopo 37 anni di ricerca, ha visto come l’oceano possa rinascere se lasciato in pace. Il film sottolinea l’importanza delle aree protette, che non solo favoriscono la biodiversità, ma sono anche alleate della pesca sostenibile. La consapevolezza di questi temi è cruciale per garantire un futuro migliore per gli oceani e per il nostro pianeta.
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