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Harvey Weinstein fa appello alla condanna per stupro e aggressione

Lunedì Harvey Weinstein ha presentato ricorso contro la sua condanna per violenza sessuale e stupro, sostenendo che il giudice ha commesso numerosi errori che hanno portato a un processo truccato.

Il processo Weinstein

Harvey Weinstein

Harvey Weinstein, 69 anni, è stato condannato nel febbraio 2020 per due capi di imputazione stupro e violenza sessuale. E’ stato poi assolto da due più gravi accuse di “violenza sessuale predatoria”, tra cui quella nei confronti dell’attrice Annabella Sciorra all’inizio degli anni ’90.

Weinstein sta scontando una condanna a 23 anni in una prigione di stato vicino a Buffalo, N.Y. Se la sua condanna non dovesse essere annullata, potrà uscire in libertà condizionata nel 2039. Gli avvocati di Weinstein hanno presentato un ricorso in appello il 2 aprile 2020. Tuttavia, l’avvocato Barry Kamins ha esposto gran parte delle sue argomentazioni in una mozione dello scorso ottobre in cui cercava di far rilasciare Weinstein su cauzione. La mozione però è stata respinta.

Secondo la difesa dell’ex produttore, sono stati tanti gli errori da parte del giudice James Burke. Le mozioni presentate dall’avvocato Kamis sono state tutte respinte. Non è stato concesso il trasferimento del processo presso la contea di Suffolk o Albany; non è stato consentito il coinvolgimento del detective della polizia a capo del caso ed infine è stata rifiutata la presenza di un medico per il recupero di desideri repressi.  

Gli errori del giudice Burke

L’accusa più grande da parte di Barry Kamins nei confronti del giudice riguarda però uno dei giurati, il numero 11. Questi infatti non risulterebbe essere imparziale  avendo scritto un romanzo il cui tema era lo sfruttamento sessuale da parte di uomini anziani.

Kamins ha sostenuto che il giurato 11 è stato scorretto quando ha risposto alle domande sul suo romanzo durante la selezione della giuria: “è diventato una fonte di informazioni non esaminata su come si comportano le donne dopo essere state abusate sessualmente da uomini più anziani” ha scritto l’avvocato e ha concluso che “consentire al giurato n. 11 di partecipare alle deliberazioni non ha semplicemente ostacolato il processo giudiziario, ma lo ha cancellato da solo”.

Sembrerebbe perciò che il giudice abbia escluso elementi utili per la difesa di Weinstein. Allo stesso tempo ha  consentito a tre donne già coinvolte nel processo d’appello del comico Bill Cosby, di testimoniare contro Weinstein per le presunte aggressioni sessuali ai loro danni. 

Intanto Weinstein è in attesa di estradizione a Los Angeles per affrontare altri 11 conteggi che comportano una potenziale condanna a 140 anni.

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