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“Good Omens” arrivano importanti novità sul futuro della serie

Good Omens è una delle serie originali Amazon Prime più apprezzate dal pubblico nell’ultimo periodo. Si tratta di una serie britannico-statunitense diretta da Douglas Mackinnon e basata sul romanzo di Terry Pratchett e Neil Gaiman del 1990. Il titolo del romanzo “Buona Apocalisse a tutti!” ci fa comprendere il lato tragico/umoristico della serie. In occasione dell’uscita della seconda stagione, gli stessi protagonisti hanno rilasciato alcune dichiarazioni sulla possibilità di poter vedere una terza stagione.

La chiave del successo di questa serie è da attribuire senza ombra di dubbio al carisma dei protagonisti, in grado di interpretare dei personaggi originali fuori dagli schemi. Michael Sheen e David Tennant interpretano infatti una coppia formata da un angelo ed un demone. Dovranno unire le forze ed escogitare un modo per salvare il mondo da un’apocalisse inevitabile.

Dopo aver avuto la possibilità di vedere il finale della seconda stagione, siamo quasi convinti che sia doveroso produrre una terza stagione. È molto chiaro infatti che i numerosi archi narrativi sono rimasti incompleti, privi di finali e spiegazioni. Visto e considerato anche l’enorme successo della serie, speriamo vivamente che possa essere rinnovata per una terza stagione.

Riguardo questo argomento, i due protagonisti di Good Omens hanno rilasciato alcune dichiarazioni a ComicBook.com, sottolineando l’importanza del sostegno del pubblico per il proseguimento della serie:

“Non dipende da noi” ha detto Tennant. “Se dipendesse da noi si, ma…” ha aggiunto Sheen. “Noi ci speriamo, deve raggiungere un numero di spettatori sufficiente questa seconda stagione, in modo da rendere evidente che c’è bisogno di continuare”.

Ai due protagonisti è stato poi chiesto quali luoghi e periodi vorrebbero esplorare nella terza stagione:

“Bhe, ce ne sono molti” ha risposto Sheen. “Ci sono tante possibilità” ha aggiunto Tennant. “Adoriamo fare quelle scene ambientate in periodi diversi, sono così divertenti. Questo sia per la parte dei travestimenti, ma anche perché ci permette di esplorare meglio questi personaggi e le loro personalità”.

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