Il programma “Chi l’ha visto?” ha nuovamente acceso i riflettori su uno dei casi di cronaca nera più inquietanti d’Italia, quello del doppio omicidio di Chiara Poggi e della madre, avvenuto a Garlasco. Nella puntata di mercoledì 11 Giugno, trasmessa su Rai 3, la conduttrice Federica Sciarelli ha fornito aggiornamenti sul caso, che continua a suscitare interesse e dibattito tra il pubblico. Il programma ha anche affrontato altre scomparse, ma ha riservato un’attenzione particolare al mistero che circonda la morte di madre e figlia, ritrovate nel parco di Villa Pamphilj a Roma.
Il caso di Chiara Poggi: un omicidio che non si dimentica
L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007, è un caso che continua a tenere banco nei media italiani. Durante la puntata, sono stati ripercorsi i momenti salienti del crimine, con particolare attenzione agli sviluppi recenti. I Ris, i reparti speciali della Polizia, sono tornati nella villetta della famiglia Poggi per effettuare nuovi rilievi. Questo passo indica una volontà da parte degli inquirenti di riesaminare la scena del crimine e gli alibi delle persone vicine alla vittima.
Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, è l’unico condannato in via definitiva per questo delitto. Tuttavia, le dichiarazioni di Michele Bertani, un amico dell’attuale indagato Andrea Sempio, hanno riacceso le discussioni. Bertani, scomparso nel 2016, aveva pubblicato una frase enigmatica su Facebook che, secondo alcuni, potrebbe contenere indizi sul caso. La frase, se letta senza le maiuscole, si trasforma in un messaggio in ebraico che recita “C’era una ragazza lì che sapeva”. Questo ha sollevato interrogativi su possibili legami tra il delitto e le ricerche di Chiara riguardo a scandali di pedofilia.
Le dichiarazioni degli avvocati e le nuove piste
Durante la trasmissione, gli avvocati di Andrea Sempio, Massimo Lovati e Angela Taccia, hanno discusso le implicazioni di questa frase. Lovati ha sottolineato che Stasi non ha detto la verità riguardo alla morte di Chiara, affermando che il suo racconto è pieno di incongruenze. L’avvocato ha anche suggerito che Stasi potrebbe essere stato costretto a mentire per proteggere il vero mandante del delitto.
La questione del santuario della Bozzola, noto per le sue pratiche di esorcismo e le voci di pedofilia, è emersa nuovamente. Lovati ha evidenziato come questo contesto possa aver influenzato gli eventi legati alla morte di Chiara. La discussione ha sollevato interrogativi su come le dinamiche sociali e le relazioni personali possano aver contribuito a creare un ambiente pericoloso.
Il mistero di Villa Pamphilj e altre scomparse
Un altro tema affrontato nella puntata è stato il ritrovamento dei corpi di una madre e della sua bambina nel parco di Villa Pamphilj. I due corpi, rinvenuti in un sacco, non presentavano segni di violenza, ma l’identità delle vittime rimane sconosciuta. La madre, descritta come bionda e ben vestita, potrebbe essere di nazionalità albanese o lituana. La trasmissione ha mostrato i tatuaggi della donna nella speranza che qualcuno possa riconoscerla.
Inoltre, il programma ha dedicato attenzione a casi di scomparsa recenti, come quello di Kata, una bambina peruviana rapita a Firenze nel 2023. Nuove testimonianze suggeriscono che tre persone potrebbero essere coinvolte nel suo rapimento. Un altro caso è quello di Denisa Paun, una giovane escort romena, il cui corpo è stato trovato a Montecatini Terme. L’omicida, un guardia giurata, ha confessato di aver ucciso anche un’altra donna nel 2024.
Una storia di speranza amid il dolore
Nonostante il tono cupo di molti dei casi trattati, la puntata ha anche presentato una storia di speranza. Heidi, una donna di 72 anni di Francoforte, ha cercato aiuto per ritrovare un uomo conosciuto online, scoprendo poi che si trattava di una truffa. L’inviata del programma, Raffaella Griggi, è riuscita a trovarla a Catania, portando un momento di sollievo in una trasmissione altrimenti segnata da tragedie.
La puntata di “Chi l’ha visto?” ha messo in luce non solo i misteri irrisolti della cronaca nera, ma anche la resilienza delle famiglie coinvolte e l’importanza di continuare a cercare risposte. La trasmissione è disponibile in streaming su Raiplay, dove gli spettatori possono seguire gli sviluppi di questi casi e partecipare alla discussione attraverso i social media.
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