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Gambit: prevista l’uscita nelle sale americane per il 2019

“Gambit”, uno dei progetti cinematografici in cantiere ispirato ai fumetti della Marvel Comics, uscirà in sala negli Stati Uniti molto probabilmente il 14 febbraio, giorno di San Valentino, nel 2019. Non è la prima volta che un film Marvel viene distribuito in questo giorno inusuale: “Deadpool”, infatti, uscì nel 2016 sempre a San Valentino, e la scelta si rivelò azzeccatissima, in quanto il film con protagonista Ryan Reynolds incassò, tra Stati Uniti e resto del mondo, quasi 800 milioni di dollari.

Gambit: Channing Tatum e Gore Verbinski nel film Marvel

Channing Tatum attore

“Gambit”, come ogni grande produzione hollywoodiana, potrà contare su un cast e un regista di tutto rispetto. A interpretare il mutante con poteri telecinetici sarà Channing Tatum, che già da tempo aveva accettato il ruolo dicendosi entusiasta di lavorare a questo progetto.

La vera novità riguarda però il regista: è in via di definizione, infatti, un accordo che porterà alla direzione del film Gore Verbinski. Il cineasta americano di origini polacche ritorna dietro la macchina da presa immergendosi per la prima volta nel mondo Marvel, dopo i flop al botteghino di “The Lone Ranger” e “La cura dal benessere”. Per Verbinski si tratta comunque di due soli passi falsi in una carriera ricca di successi, dal terrificante “The Ring” del 2002 fino a “Rango” del 2011 – film d’animazione che gli è valso il premio Oscar – passando per ben tre film della saga di “Pirati dei Caraibi”, con il leggendario Jack Sparrow interpretato da Johnny Depp.

Nessuna novità invece per l’assegnazione del ruolo di Bella Donna Boudreaux, altro personaggio chiave del cinecomic, con Léa Seydoux che era stata inizialmente scelta per la parte nel 2015.

Gambit: una produzione lunga e travagliata

Con l’arrivo alla regia di Gore Verbinski sembra che il progetto “Gambit” possa finalmente avere il suo inizio. Ben due registi avevano precedentemente preso accordi per dirigere la pellicola, salvo poi ritornare sui propri passi. Si tratta di Doug Liman (il suo “Barry Seal – Una storia americana” è uscito in Italia a settembre) e Rupert Wyatt (salito alla ribalta con “L’alba del pianeta delle scimmie”), che si sono allontanati dall’incarico rispettivamente per la concomitante produzione di un altro film e per i ritardi accumulati dalla 20th Century Fox.

Secondo il produttore Simon Kinberg i ritardi sono stati dovuti alla ricerca del giusto tono da conferire a un personaggio impegnativo come quello di Gambit, cosa che per Channing Tatum non è stata affatto un problema, in quanto ha affermato che l’attesa è stata la cosa migliore che potesse capitare al film.

 

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