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Freaks & Geeks: Judd Appatow sulla possibilità di un reboot della serie

Freaks & Geeks: la serie cult di fine anni Novanta prenderà di nuovo vita?

Judd Appatow, produttore di "Freaks & Geeks"

Judd Appatow, produttore di “Freaks & Geeks”

Judd Appatow, noto e lodato per le sue serie di breve durata, come “Undeclared” (Fox) e “Freaks & Geeks” (NBC), del quale è stato produttore, e per le sue commedie di successo (“40 anni vergine” e “Molto incinta”), torna a parlare del suo futuro in TV, dove ha tenuto il posto in qualità di produttore esecutivo di “Girls” (HBO), dell’imminente “Crashing” e di “Love” per Netflix (di quest’ultima è anche co-creatore).

In particolare si è soffermato sulla possibilità di una nuova trasmissione televisiva e di un reboot della fugace “Freaks & Geeks”, liquidata dalla NBC durante la prima stagione.

Freaks & Geeks: la ‘stizza’ di Jude Appatow e il futuro dell’opera di Phil Feig

“Non sono interessato alle reti di trasmissione televisiva” – ha affermato Judd Appatow – “perché i loro programmi sono troppo brevi, non mi piacciono le interruzioni pubblicitarie e l’attesa delle valutazioni che determinano la tua sopravvivenza […] Ci sono limitazioni sul contenuto e ho odiato che loro attendessero le valutazioni del giorno dopo,  e che se fossero negative, avrebbero potuto staccare la spina. Sono stato cancellato tre volte a metà stagione, ne ho abbastanza.

“Mi piacciono i posti come la HBO” – continua – “dove hai la possibilità di portare a termine la tua idea: i servizi streaming hanno creato un mondo dove si incentiva la creazione di lavori originali. Non penso che le reti di trasmissione televisiva possano farlo per qualsiasi ragione in un modo che risulti impossibile per altri networks e piattaforme streaming”

In merito ad un probabile ritorno della serie cult di Paul Feig, possibilmente su una piattaforma streaming, Judd Appatow fa una frenata brusca per il momento.

“Non voglio proseguire ‘Freaks & Geeks’ perché ci è piaciuto il suo finale, perciò credo che potrebbe essere come disfare qualcosa e vedere se non riesci a rovinarlo. Non penso che lo faremo” – ha detto il regista – “Inoltre i tempi sono cambiati. Nel 1999 si trattava dell’era pre-computer e pre-telefonia, prima di  YouTube, Google, Snapchat. Non chiudo nessuna porta, ma sono convinto che abbiamo detto tutto quello che c’era da dire”

Alfonso Canale

17/01/2017

 

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