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Fondazione e Io, Robot: Un viaggio nell’universo di Isaac Asimov

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Con l’inizio della produzione della terza stagione di Fondazione, il dibattito tra i fan della fantascienza si riaccende: la serie di Apple è realmente ambientata nello stesso universo narrativo del film Io, Robot, interpretato da Will Smith nel 2004? Questo interrogativo affascina gli appassionati, poiché entrambe le opere si ispirano ai celebri scritti di Isaac Asimov, ma la loro connessione è più intricata di quanto possa sembrare.

La relazione tra Fondazione e Io, Robot

Io, Robot è un film che trae ispirazione dall’omonima raccolta di racconti pubblicata da Asimov nel 1950. Tuttavia, la pellicola si discosta notevolmente dall’opera originale, trasformandola in un thriller d’azione con elementi tipici del cinema hollywoodiano. Mentre il film mantiene alcuni riferimenti fondamentali, come le famose Tre Leggi della Robotica, la trama si sviluppa in direzioni diverse, perdendo gran parte della complessità e della profondità dei racconti di Asimov.

Nell’universo letterario di Asimov, i racconti sui robot sono ambientati tra il presente e circa il 5000 d.C. In questo periodo, l’umanità sviluppa la robotica positronica, inizia a esplorare lo spazio e avvia la colonizzazione galattica. Al contrario, la serie Fondazione si colloca decine di migliaia di anni nel futuro, narrando la lenta decadenza di un vasto Impero Galattico e il tentativo dello scienziato Hari Seldon di mitigare l’impatto di un inevitabile collasso attraverso la psicostoriografia. Questo salto temporale è significativo, poiché gli eventi di Fondazione si svolgono oltre 18.000 anni dopo quelli di Io, Robot.

La continuità narrativa di Asimov

Nonostante la notevole distanza temporale tra i racconti sui robot e quelli della Fondazione, Asimov ha sempre concepito un’unica grande cronologia interna, intrecciando i diversi cicli narrativi. Il legame tra i due mondi è rappresentato da un personaggio chiave: Eto Demerzel. Questa figura misteriosa e influente, presente nella serie di Apple, si rivela essere R. Daneel Olivaw nei romanzi, un robot positronico che fa la sua prima apparizione nei cicli dedicati ai robot.

Daneel è una delle entità più complesse e longeve create da Asimov. Inizialmente progettato per servire e proteggere l’umanità, evolve nel tempo fino a diventare un garante del destino umano, operando nell’ombra per millenni. È co-creatore della Legge Zero della Robotica, un principio che antepone il bene collettivo dell’umanità alla sicurezza del singolo individuo, superando le tre leggi classiche.

Un ponte tra due opere

Sebbene Daneel non appaia direttamente nel film Io, Robot, rappresenta il vero collegamento tra quest’ultimo e Fondazione, incarnando la continuità ideologica e narrativa dell’universo di Asimov. Questa connessione offre ai fan l’opportunità di esplorare un mondo narrativo ricco e complesso, dove i temi della robotica e della psicostoriografia si intrecciano in modi affascinanti.

In attesa della terza stagione di Fondazione, gli appassionati possono recuperare le prime due stagioni su Apple TV+ e approfondire la loro conoscenza dell’universo di Asimov, esplorando le sfide e le domande etiche sollevate dalle sue opere. La connessione tra Io, Robot e Fondazione non è solo un aspetto interessante per i fan, ma rappresenta anche un’opportunità per riflettere su come la narrativa di Asimov continui a influenzare il genere della fantascienza.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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