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Festival di Venezia 2016: programma del 5 settembre

In Concorso per la sesta giornata del Festival di Venezia 2016 un piccolo ma intenso film italiano. In programma anche un viaggio metaforico nell’umanità, per una produzione messicana. Fuori Concorso, l’ultima opera di uno dei più innovativi registi iraniani e per gli amanti della musica un concerto virtuale in 3D di Nick Cave e soci.

Il Festival di Venezia 2016 propone in Concorso “Piuma” uno dei pochi titoli italiani di questa edizione

Festival di Venezia 2016

“Piuma” di Roan Johnson

Per una kermesse che promette poco per il nostro paese, passa oggi per la selezione ufficiale “Piuma” di Roan Johnson, una fine e delicata storia di adolescenti che devono crescere troppo in fretta a causa di una gravidanza non prevista. Si tratta di un’opera prima di un giovane regista e sceneggiatore italiano di origine inglese.

Più esotico il secondo film in Concorso “La regiòn Salvaje” del regista messicano Amat Escalante, che conosce molto bene ed esplora da tempo le contraddizioni del suo paese. I suoi protagonisti sono una coppia con figli forti contro le avversità e una giovane donna che entrerà suo malgrado nelle loro vite.

È Fuori Concorso e racconta di alte montagne che metaforicamente opprimono l’uomo, “Monte” di Amir Naderi, uno dei nomi più nuovi del cinema iraniano. Questo è il suo primo lavoro completamente girato in Italia sulle montagne dell’Alto Adige, a oltre 2.500 mt d’altezza sul gruppo montano del Latemar e in Friuli Venezia Giulia.

Segue “One More Time With Feeling” di Andrew Dominik, un documentario sulla musica straordinaria di Nick Cave & The Bad Seeds” in 3D, imperdibile per i fan della loro musica.

Il Festival di Venezia 2016 nelle sezioni collaterali omaggia il personaggio di Rocco Siffredi e porta lo spettatore nei meandri delle migrazioni asiatiche

Per Orizzonti è in programma “Maudine Poutine” un film drammatico del regista canadese Karl Lemieux. Due fratelli molto diversi tra loro si ritroveranno a dover ricucire i loro rapporti dopo anni di lontananza. Curioso il tema del secondo titolo della giornata nella stessa sezione. In “Dawson City: Frozen Time” di Bill Morrison un gran numero di pellicole, che si credevano perse raccontano la vita di una singolare cittadina canadese. Il ritrovamento, fatto in una piscina dello Yucon è raccontato con rari filmati d’archivio.

Per la Settimana della Critica un’opera d’esordio di un giovane regista colombiano. Juan Sebastiàn Mesa racconta nel suo “Los Nadie” la vita quotidiana di un gruppo di ragazzi nella città violenta di Medelin in un mix felice di musica e arte di strada.

Chiudiamo con le Giornate degli Autori. Si parte con un titolo molto esotico che ci porta nel cuore del sud est asiatico. “The Road to Mandalay” di Midi Z è un tragico road movie che dalla Birmania porta chi vuole scappare in Thailandia, terra dove i fuggitivi credono di trovare la pace. Una storia d’amore ma anche di sopravvivenza per una giovane donna.

L’ultimo titolo del giorno farà storcere un po’ il naso ai puritani. “Rocco”, Thiery Demaiziere e Alban Teurlaidi, è un’autoconfessione a cuore aperto del re del porno italiano Rocco Siffredi.

Ivana Faranda

Festival di Venezia 2016: programma completo del 5 Settembre

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