Il Festival di Cannes, giunto alla sua 78esima edizione, si prepara a stupire il pubblico con una selezione di opere che promettono di unire il mondo del cinema d’autore e le grandi produzioni. Thierry Frémaux, il delegato generale del festival, ha espresso il suo ottimismo sul futuro del cinema, sottolineando l’importanza della sala cinematografica come luogo di incontro e di esperienza collettiva. Quest’anno, la competizione si apre con una commedia musicale, un segnale chiaro della volontà di rinnovare e diversificare l’offerta cinematografica.
La pellicola di apertura: Partir un jour di Amélie Bonnin
La scelta di inaugurare il festival con “Partir un jour“, opera prima della giovane regista Amélie Bonnin, ha suscitato curiosità e attesa. Questo film, descritto come una commedia musicale, trae origine da un cortometraggio di successo realizzato dalla stessa Bonnin nel 2021, che ha ottenuto riconoscimenti in vari festival, inclusi i César. La pellicola di apertura rappresenta una sfida audace, un remake esteso del cortometraggio che mira a portare il desiderio cinefilo a un pubblico più ampio. Tuttavia, la critica si è mostrata scettica, definendo il risultato un “film karaoke” e ponendo interrogativi sulla scelta del direttore del festival di puntare su una regista ancora poco conosciuta.
Una selezione variegata di film
Il Festival di Cannes 2025 si distingue per la sua selezione di 70 titoli, frutto di un’attenta visione di 2900 opere da parte del comitato di selezione. Tra i film presentati, ci sono opere di registi affermati come Kelly Reichardt e Jafar Panahi, insieme a produzioni di nuovi talenti e film diretti da donne, sebbene l’obiettivo di una parità di genere sia ancora lontano. Frémaux ha sottolineato l’importanza di continuare a seguire il percorso di registi come i fratelli Dardenne, che presentano “Jeunes mères“, un film che riflette il loro stile distintivo e la loro evoluzione artistica.
In aggiunta, il festival accoglie produzioni di grande richiamo, come “Mission Impossible” di Christopher McQuarrie, che avrà anche l’opportunità di tenere una masterclass, offrendo uno sguardo privilegiato sulla sua carriera e sul processo creativo.
Film attesi e nuove voci
Tra i film più attesi, spicca il secondo lavoro da regista di Hafsia Herzi, che ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua performance in “Cous cous“. Il suo nuovo film, “La petite derniere“, si basa sul romanzo di Fatima Daas e rappresenta un progetto a cui Herzi aspira da tempo. Un altro titolo di interesse è “Eddington” di Ari Aster, che esplora le dinamiche di una campagna elettorale in una piccola città americana, mentre “Die, My Love” di Lynne Ramsay promette di continuare a suscitare emozioni forti, raccontando la storia di una giovane madre in lotta con i suoi incubi.
Inoltre, la sezione “Un certain regard” presenta opere di esordienti come Harris Dickinson, che porta sul grande schermo “Urchin“, una storia di speranza e cambiamento per un senzatetto londinese, e Scarlett Johansson, che firma “Eleanor the Great“, con la talentuosa novantenne June Squibb.
Un messaggio di solidarietà
In un contesto di crescente tensione internazionale, il festival non si sottrae a questioni di rilevanza sociale. Oltre 350 professionisti del cinema, tra cui nomi noti come Pedro Almodóvar e Susan Sarandon, hanno firmato una lettera per condannare le operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza. Questo gesto di solidarietà evidenzia come il cinema possa essere una piattaforma per affrontare temi urgenti e complessi, unendo l’industria cinematografica in un messaggio di pace e giustizia.
Il Festival di Cannes 2025 si preannuncia quindi come un evento ricco di emozioni, innovazioni e riflessioni, capace di attrarre l’attenzione di un pubblico globale e di stimolare dibattiti su temi attuali.
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