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Festa del Cinema di Roma 2017: Cooper, Pike e Studi presentano “Hostiles”

“Hostiles” apre la 12esima edizione della Festa del Cinema di Roma nella consueta cornice dell’Auditorium Parco della Musica. A presentare il film in conferenza stampa il regista Scott Cooper, l’attrice Rosamund Pike e Wes Studi. Christian Bale grande assente.

Hostiles: un western che parla del presente

Festa del cinema di Roma 2017 Hostiles

Osservati i convenevoli delle presentazioni di rito, si entra subito nel vivo di questa conferenza stampa, che inaugura la serie di incontri con i protagonisti dei film in selezione ufficiale di questa edizione della Festa del Cinema di Roma. Il primo ad intervenire è il regista, Scott Cooper, che da subito tiene a specificare come “Hostiles” nonostante le ambientazioni nel west selvaggio di fine 800, porti con sè anche il racconto dell’America di oggi. Centrale, per Cooper, questa rilevanza dell’attualità nel suo film: “Spero che questo film possa avviare un dibattito sull’inclusione“, sostiene il regista, “è un percorso dell’anima, in cui occorre condividere le sofferenze e le emozioni”.  E il finale del film, per il regista, porta esattamente a questa considerazione, auspicando il superamento delle divisioni e la comprensione reciproca, che in alcuni Stati dell’America del presente trovano ancora terreno fertile.

Della stessa opinione Wes Studi, interprete nel film di Yellow Hawk, guerriero Cheyenne: “Io vivo ed ho vissuto nei Paesi di cui ha parlato Scott (il regista). La realtà del mio personaggio è uno specchio di noi nativi americani nell’America di oggi. Per noi è un continuo adattamento”, aggiunge, “per questo il film parla del passato, della storia e del presente“.

Donne e Western: Rosamund Pike parla del suo personaggio

Il Western e le donne hanno da sempre un rapporto complicato, spesso i personaggi femminili del genere sono semplicemente di sostegno ai grandi protagonisti maschili. Ma questa è storia vecchia in tutto il cinema. Parte da qui, Rosamund Pike, l’attrice di questo western riveduto e corretto in salsa moderna, interprete di una giovane vedova, per raccontare il suo personaggio e in cosa differisca dalle donne viste nei film del genere nel passato e nel presente.

“La protagonista del film è una donna molto forte”, dichiara l’attrice, “fa un viaggio molto pesante, profondo. La sua è la storia di una perdita terribile (nel film le muoiono figli e marito). Quando incontra il Capitano Blocker (Christian Bale), Rosalie non ha assolutamente voglia di vivere, e per me era interessante provare a capire come si trova la forza di continuare, di superare la sofferenza della tragedia”, racconta la Pike. “La forza di Rosalie, non è come quella delle donne del cinema di oggi, che tendono a scimmiottare gli uomini nel tentativo di presentarsi forti. Al contrario, è una donna che comprende. In questo senso dà coraggio anche al personaggio di Bale, l’unico a sottrarla alla disperazione, per me è un film speciale”, conclude.

Cooper: “la soluzione è nell’inclusione e nell’ascolto”

Festa del cinema di Roma 2017 Hostiles

Tornando a parlare del film, interpellato dalla sala stampa, il regista Scott Cooper rilancia il messaggio che “come americani e come cittadini di tutto il mondo, dobbiamo fare lo sforzo di comprendere gli altri“. “Io vengo dalla Virginia, e assistere a quello che è accaduto negli ultimi tempi, dalle manifestazioni antisemite agli atti di violenza e di intolleranza in luoghi che dovrebbero essere di conoscenza è terribile”, sostiene il regista, riferendosi ad alcuni momenti di tensione avvenuti in una Università del Paese.

“Io ho delle figlie cresciute sotto il governo di Obama, e sono stati, per loro e per me, anni molto belli e costruttivi per la loro crescita. Ora ci troviamo a vivere una situazione diversa, molto difficile”, aggiunge Cooper, pensando evidentemente a Trump, senza nominarlo, e all’instabilità politico-sociale americana creata dall’elezione del nuovo Presidente. “La soluzione sta nell’inclusione e nell’ascolto, l’ascolto di chi è diverso da noi. Abbiamo bisogno di questo, e credo che la strada imboccata ora sia pericolosa”.

Pike e Studi: personaggi coraggiosi

“Recentemente sono rimasta molto affascinata da quello che accade quando le donne fanno sentire la loro voce tutte insieme”, dichiara la Pike. “Rosalie ha lo stesso coraggio come donna. Vive con una famiglia che le viene tolta dagli indiani, e lei è estranea alla loro cultura, alla loro storia. Non conosce niente di loro, eppure non dice e non fa nulla, osserva e pensa che in entrambe le situazioni, la sofferenza provata da ambedue le parti sia la stessa. Il senso della perdita è uguale. Il suo percorso è diverso da quello del personaggio di Christian Bale, e in questo è stato molto attento Scott Cooper”, dice l’attrice ringraziando il regista per l’opportunità di questo film.

A modo suo, anche Wes Studi riconosce un certo coraggio nel suo personaggio, con il quale dichiara di aver trovato alcune similitudini: “Mi sono identificato nella persecuzione”. A tal proposito aggiunge: “penso che l’America abbia bisogno di amici e non di nemici, ma sono piuttosto pessimista a riguardo”.

Cooper: “il western non passa mai di moda”

“Il western non passa mai di moda”, scherza il regista quando gli si chiede il perchè della scelta di confrontarsi con un genere che ha grandi registi come referenti del passato.

Amo Sergio Leone, amo i personaggi del genere, il loro codice di vita, la distinizione tra buoni e cattivi”, dice Cooper, ” è questo mi ha convinto a scegliere questo genere come modello per raccontare anche il presente”. Dopotutto, appare evidente, dopo le diverse dichiarazioni, come “Hostiles” sia un western “solo per epoca e per i paesaggi maestosi che ne fanno da sfondo”. “La mia vera intenzione”, conclude, “era parlare della tragedia, della sofferenza, e del superamento del dolore e della divisione“.

Nel film non mancano diversi omaggi ai celebri personaggi del genere, John Ford innanzitutto, e poi la colonna sonora ispirata ai classici, le ambientazioni. “Da regista si cerca di prendere il più possibile da quello che ci influenza, e farlo proprio”.

Si chiude su questa dichiarazione la conferenza di “Hostiles”, film d’apertura di questa Festa del Cinema di Roma 2017. Regista e cast salutano la sala, prossimamente li rivedremo al cinema.

Gianluca Panico

26/10/2017

 

 

 

 

 

 

 

 

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